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Bansko

Azzurre storiche, tris in discesa femminile

25 gennaio 2020 | 11.39
LETTURA: 4 minuti

Elena Curtoni precede Marta Bassino e Federica Brignone: prima tripletta azzurra nella specialità di Coppa del Mondo

(Afp) - AFP
(Afp) - AFP

Tripletta azzurra nella discesa femminile di Bansko, in Bulgaria. Elena Curtoni chiude in 1'29''31 davanti a Marta Bassino, +0''10, e Federica Brignone, +0''14. Quarta la leader della classifica mondiale, la statunitense Mikaela Shiffrin, +0''35. Per l'Italia femminile è il primo storico tris in 'Discesa': mai nella storia della Coppa del Mondo era successo che tre azzurre occupassero tutti e tre gli scalini del podio nella specialità.

Festa doppia per Elena Curtoni, alla sua prima vittoria in una prova di Coppa del Mondo dopo un secondo e due terzi posti: partita con il pettorale numero 28, ha dimostrato di essere a suo agio tra le porte della pista Girardelli sopravanzando nel finale la Bassino e la Brignone, seconda venerdì nel recupero della gara annullata in Val d'Isere.

La tripletta italiana messa a segno nella 'Discesa' di Bansko è la quarta nella storia della Coppa del Mondo e arriva a poco più di due anni da quella messa a segno a Bad Kleinkirchheim da Goggia, Brignone e Fanchini. Prima di loro l'impresa è riuscita a Brignone, Goggia e Bassino nel 'Gigante' delle finali di Aspen del marzo 2017; 24 anni fa la prima tripletta con Compagnoni, Panzanini e Kostner che dominarono il 'Gigante' di Narvik.

LE TRIPLETTE FEMMINILI - 1. Elena Curtoni 2. Marta Bassino 3. Federica Brignone - DH Bansko (Bul) - 25 gennaio 2020; 1. Sofia Goggia 2. Federica Brignone 3. Nadia Fanchini - DH Bad Kleinkirchheim (Aut) - 14 gennaio 2018; 1. Federica Brignone 2. Sofia Goggia 3. Marta Bassino - GS Aspen (Usa) - 19 marzo 2017; 1. Deborah Compagnoni 2. Sabina Panzanini 3. Isolde Kostner - GS Narvik (Nor) - 2 marzo 1996.

"Sapevo di avere nelle gambe un risultato importante, mi sento in forma e sto bene sugli sci, l'ho dimostrato in pista. Si trattava solo di liberare la testa e scaricare i cavalli per spingere in tutte le curve. Anche se devo dire la verità, mi sentivo lunghissima in tutte le parti e credevo di perdere tanta velocità, così ho cercato di stringere il più possibile e attaccare" dice Elena Curtoni, parlando di una giornata che "rappresenta la svolta della mia carriera: nel 2017 arrivai quarta nella classifica finale di supergigante, poi sono arrivati due infortuni importanti che mi hanno bloccato. Prima mi sono rotta l'astragalo e il malleolo della gamba sinistra in primavera, poi in autunno il legamento crociato e il menisco del ginocchio destro - prosegue la sciatrice lombarda -. E' stata dura riprendermi ma ce l'ho fatta. Dedico questa storica vittoria a tutti coloro che mi sono stati vicini".

"Ma non ho mai perso il sorriso, anche nei momenti di maggiore sconforto. Probabilmente oggi era destino che finisse così, persino i miei genitori hanno deciso di venire fin qui. Non c'è una zona della pista dove penso di avere vinto, le sensazioni durante la discesa sono sempre state contrastanti".

"Il fatto di condividere con due compagne di squadra la mia prima vittoria e il primo podio dopo l'infortunio è stato speciale, quanta emozione nel vedere solo bandiere italiane. Adesso - conclude Curtoni - devo mantenere lo stesso atteggiamento anche in Supergigante, questa è una pista che mi è sempre piaciuta, anche in passato sono andata forte. Nel 2015 addirittura sono stata in testa per oltre metà gara e poi sono finita quinta, questi dossi esaltano le mie caratteristiche".

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