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Coppa Italia, Napoli trionfa ai rigori

17 giugno 2020 | 23.10
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Juventus ko in finale, gli azzurri si impongono per 4-2

(Afp)
(Afp)

Il Napoli conquista la Coppa Italia sconfiggendo la Juventus in finale per 4-2 dopo i calci di rigore. Gli azzurri si impongono nella sfida che si risolve dal dischetto dopo lo 0-0 dei 90 minuti regolamentari, nei quali la formazione di Gattuso crea le occasioni migliori colpendo 2 pali. La Juve esibisce un possesso palla sterile e non arriva praticamente mai al tiro. Nell'epilogo ai rigori, i bianconeri fanno harakiri con gli errori di Dybala e Danilo. Il Napoli è impeccabile, con 4 centri in altrettanti tentativi, e si aggiudica il trofeo. Sarri colleziona la seconda sconfitta in 2 finali bianconere dopo quella incassata in Supercoppa contro la Lazio.

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GATTUSO - "A me la vita, il calcio, ha dato di più di quello che ho dato io. Quando succede quello che è successo a me non va bene, non lo digerisci non lo accetti. Io faccio questo lavoro con grande passione, mi ha dato tanto e so che non posso mollare di una virgola". Lo ha detto il tecnico del Napoli, Rino Gattuso, dopo il successo ai rigori con la Juventus che gli è valso il primo trofeo nella sua carriera da allenatore al microfono della Rai. "La nostra forza è il senso d'appartenenza? Chi fa questo lavoro deve avere rispetto per questo lavoro. E' per questo che tante volte mi arrabbio. Io voglio vedere chi ci mette passione perché io ho sempre fatto così. Dai miei calciatori voglio senso d'appartenenza, rispetto e quando si lavora lo si fa con grande serenità. Quando fai le cose bene, raccogli tutto ciò che semini". "Ora quarto posto in campionato per andare in Champions? Abbiamo il dovere di fare queste ultime partite con rispetto. Non possiamo pensare di mollare dopo aver portato a casa solo il primo obiettivo. Abbiamo il dovere di provarci, abbiamo parecchi punti di distacco, ma ce la giochiamo", ha aggiunto Gattuso.

DE LAURENTIIS - "Era nell'aria, da quando è arrivato Gattuso sono cambiate molte cose e tutti quanti si sono compattati intorno a lui, la società e l'idea di Napoli, che è l'unica che riesce a contestare il titolo alla Juventus" ha detto il presidente del Napoli, Aurelio De Laurentiis ai microfoni della Rai al termine della finale di Coppa Italia. "Questa è già un'altra volta che la battiamo in Coppa Italia, lo abbiamo fatto in Supercoppa, manca solo nello scudetto ma speriamo di farlo presto". "Avevo chiamato Agnelli poco prima della fine e avevo detto 'qualunque cosa accada premiamo le due squadre insieme', ha detto ancora De Laurentiis che ora guarda alla Champions. "Non esageriamo, i sogni sono molto importanti, ci fanno superare le difficoltà, la speranza è l'ultima a morire, non bisogna mai arrendersi. Questo covid, con tutto il rispetto per le persone che sono morte, ha comunque stimolato il mondo intero, ci ha affratellato", ha aggiunto il numero uno del Napoli che ha chiuso con una battuta "il presidente della Repubblica è al di sopra a tutti gli altri, poteva anche venire...".

IL PORTIERE DEL NAPOLI MERET - Emozione veramente grande: abbiamo fatto un grande percorso, abbiamo saputo soffrire in alcuni momenti e giocato bene in altri" ha detto Alex Meret, portiere del Napoli, dopo la vittoria nella finale di Coppa Italia contro la Juventus. "Penso sia una Coppa meritata, siamo contenti, abbiamo dato tutto: sono orgoglioso di far parte di questo gruppo". "Siamo veramente contenti, abbiamo dato tutto dal primo fino all'ultimo minuto - ha aggiunto Meret ai microfoni della Rai -. Cosa ci hanno detto Gattuso e De Laurentiis nel post partita? Che sono orgogliosi di noi per quello che abbiamo fatto e che ce la siamo meritata. C’è ancora tanto da fare, questo era il primo passo e siamo riusciti a portare a casa questa coppa. Adesso dobbiamo continuare con questo spirito perché così potremo toglierci qualche altra soddisfazione". Infine sull'abbraccio con Buffon, ha aggiunto: "Gigi è ancora il numero uno e lo ha dimostrato anche oggi in partita. Per me è un orgoglio e un onore giocare partite come queste contro quello che è stato il mio idolo. Se questa la considero una rivincita personale su Ospina? Il mister fa le sue scelte e io oggi mi sono fatto trovare pronto. Voglio dedicare questa coppa alla mia famiglia, alla mia ragazza e ai miei nonni, a tutto il popolo napoletano che la aspettava da tanto".

L'ATTACCANTE DEL NAPOLI MERTENS - "Oggi abbiamo dato tutto per fare qualcosa di speciale. Siamo tutti rimasti a Napoli per lavorare, il mister e lo staff ci hanno dato tutto: questo trionfo nasce durante la quarantena" ha detto l'attaccante del Napoli Dries Mertens. "Il rinnovo del contratto? Ho pensato tanto. Ma qui c’è un gruppo, l'allenatore e il suo staff è spettacolare. E poi c’è la città -ha spiegato Mertens ai microfoni della Rai-. In quarantena ero in vacanza, io stavo bene, già lì avevo firmato il contratto".

IL GIOCATORE DELLA JUVE CUADRADO - "Ci mancava uscire dal campo con quella voglia e quella convinzione di vincere la partita, ma il Napoli si è difeso in undici. Il problema della Juventus? C’è amarezza perché era una coppa e ci tenevamo a vincerla, ma dobbiamo pensare che siamo una grande squadra e trovare la stessa convinzione che avevamo prima di questa pausa lunghissima. Non è facile, ma questo è il calcio e bisogna pensare a quello che verrà”. E' il commento del giocatore della Juventus, Juan Cuadrado a Rai Sport dopo il ko in finale di Coppa Italia contro il Napoli. "Ronaldo? Era un po' triste per il risultato e per la partita, volevamo vincere. Poi ai rigori è una lotteria". Infine su Sarri: "Il mister ci ha dato motivazione, stavamo tenendo la palla ed era difficile trovare lo spazio per il tiro. Ci ha caricati un po’, volevamo prenderci la vittoria, non è stato così, ma penso che da queste cose si impara. Dobbiamo essere sempre professionisti e guardare sempre avanti".

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