"Sembrava uno di passaggio. Si distraeva, si nascondeva, così non lo vedevano. Guardava da un'altra parte poi ti faceva il passaggio preciso al millimetro e rideva perché li aveva fregati tutti". E' vivissimo il ricordo di Sandro Mazzola, che con l'Adnkronos ricorda Mariolino Corso, scomparso a quasi 79 anni.
"Aveva un mancino che era la fine del mondo e inventava qualcosa che nessuno prevedeva. Era grandissimo. Allora la marcatura era a uomo, a lui ne mettevano uno davanti e uno dietro, faceva finta di non essere in giornata, di pensare ad altro. E poi rideva perché, ancora una volta, c'erano cascati".