
Il piano riguarda circa 600 lavoratori
Un'altra grande azienda tecnologica opera tagli al personale: dopo alcune delle principali piattaforme come Google e Microsoft ora tocca a Spotify, leader del mercato dello streaming musicale. I tagli riguardano circa il 6% percento dei dipendenti, come ha annunciato il fondatore e numero uno Daniel Ek.
Circa 600 occupati potrebbero quindi essere interessati dai tagli di posti di lavoro: al 30 settembre, l'azienda svedese aveva 9.800 posti di lavoro a tempo pieno. Ek ha sottolineato che Spotify deve diventare più efficiente. "Guardando indietro, ero eccessivamente ambizioso sugli investimenti che hanno superato la nostra crescita dei ricavi", ha scritto Ek in una e-mail ai dipendenti.
"Mi assumo la piena responsabilità dei passi che ci hanno portato qui" ha aggiunto. Spotify prevede di pagare tra i 35 e i 45 milioni di euro per le liquidazioni.