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Stabilità, i tecnici della Camera: bonus Irap per autonomi a rischio infrazione Ue

21 dicembre 2014 | 13.12
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Rush finale per la manovra all'esame della Camera. Il via libera definitivo dovrà arrivare già martedì. I tecnici di Montecitorio intanto mettono in guardia il governo su alcune norme a rischio Ue. Ecco le novità principali del provvedimento. Da armi sceniche a radioastronomia, cosa sale sul 'carrozzone'

Stabilità, i tecnici della Camera: bonus Irap per autonomi a rischio infrazione Ue

L'introduzione del credito d'imposta Irap per i lavoratori autonomi senza dipendenti potrebbe causare una procedura d'infrazione Ue. E' quanto si evidenzia nel dossier del servizio Bilancio della Camera. ''Andrebbe acquisita la valutazione del Governo circa la compatibilità con la normativa europea, al fine di evitare eventuali procedure di infrazione, tenuto conto che il beneficio è limitato a specifiche categorie di contribuenti'', si legge nel documento. Il bonus, inoltre, secondo i tecnici, potrebbe ''determinare effetti connessi a possibili comportamenti elusivi, lavoro sommerso, adottati al fine di fruire'' del credito d'imposta.

Il provvedimento intanto è all'esame della commissione Bilancio. Circa 100 gli emendamenti analizzati dopo la scrematura di altri 30 valutati inammissibili. La manovra passa poi all'aula per la discussione generale. Il via libera definitivo dovrà arrivare entro martedì; la decisione di porre o meno la fiducia, da parte del governo, dipenderà dai tempi dell'esame da parte dell'assemblea.

Altra criticità evidenziata dai tecnici della camera è quella del fondo da cui si dovrebbero attingere parte dei 535 milioni di euro da dare alle Poste, per dare attuazione alla sentenza dell’Ue. Nel dossier sulla legge di stabilità, del servizio Bilancio della Camera, si osserva che le risorse a disposizione per il 'Fondo da ripartire per l’estinzione dei debiti pregressi', da cui attingere parte delle risorse necessarie a saldare il conto con Poste, ammontano a circa 22 milioni di euro. Appare, inoltre, ''opportuno'' che il governo confermi che, ''trattandosi di somme destinate all’estinzione dei debiti dei Ministeri, il loro utilizzo per finalità difformi da quelle originariamente previste non possa determinare l’insorgere di ulteriori debiti futuri''.

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