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Stadio Roma, Frongia indagato si autosospende

21 marzo 2019 | 16.00
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A chiamarlo in causa, l'imprenditore Luca Parnasi. L'assessore allo Sport capitolino si difende e annuncia "Rimetto le deleghe". I legali: "Archiviazione a breve"

(Fotogramma)
(Fotogramma)

L'Assessore allo Sport del comune di Roma, Daniele Frongia, è indagato per corruzione nell'ambito di un filone dell'inchiesta sullo Stadio della Roma per il quale lo scorso 13 giugno vennero arrestate nove persone tra cui l'imprenditore Luca Parnasi, proprietario della società Eurnova, che stava realizzando il progetto dello Stadio, cinque suoi collaboratori e l’ex presidente di Acea Luca Lanzalone. Frongia è stato anche vicesindaco del Comune. A chiamare in causa Frongia è stato lo stesso Parnasi in uno degli scorsi interrogatori: al centro della vicenda ci sarebbe stata la richiesta all’assessore di segnalargli una persona da inserire in Ampersand, società dello stesso Parnasi, come responsabile delle relazioni istituzionali. Frongia suggerì una sua amica ma il tutto poi saltò a causa degli arresti scattati a giugno.

"Come ho già dichiarato stamani - ha scritto in serata Frongia su Facebook - ho piena fiducia nella magistratura e, come sottolineato anche dai miei legali, confidiamo in una rapida archiviazione del caso. Tuttavia, per una questione di opportunità politica, nel rispetto del M5s, degli attivisti e di chi ci sostiene ogni giorno, ma soprattutto nel rispetto degli stessi principi che mi spinsero molti anni fa ad aderire al Movimento, una forza politica trasparente e in cui credo fermamente, ho deciso di autosospendermi dal M5S e di riconsegnare le deleghe attribuitemi dal sindaco Virginia Raggi in qualità di assessore allo Sport di Roma Capitale".

"Ricordo nuovamente che il mio caso trarrebbe origine dall’interrogatorio di Parnasi del 20 settembre 2018, già uscito all’epoca sui giornali, in cui lo stesso sottolineava più volte di non aver mai chiesto né ottenuto favori dal sottoscritto - conclude -. Comprendo, per così dire, la necessità di alcuni giornali di scagliarsi ora, ferocemente, contro la giunta capitolina. Ma il mio caso non ha nulla a che fare con ciò che è emerso ieri. I principi etici del M5S sono alla base della mia azione politica".

I LEGALI - "Visto il clamore odierno suscitato dalla notizia secondo cui il dottor Frongia risulta indagato nell'ambito dell’inchiesta riguardante l'indagine ‘Rinascimento’ - puntualizzano in una nota i legali dell’assessore capitolino, Alessandro Mancori ed Emiliano Fasulo - intendiamo precisare che da informazioni assunte personalmente dalla Procura, la posizione del nostro assistito sarà definita a breve con una richiesta di archiviazione. Tanto si doveva ad evitare il prosieguo di strumentalizzazioni giornalistiche e accostamenti alla recente vicenda giudiziaria ‘congiunzione astrale’ alla quale, ci viene ribadito, Frongia risulta essere completamente estraneo".

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