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Stamina: Andolina, per morte piccola Rita conseguenze penali inevitabili

04 giugno 2014 | 15.31
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Milano, 4 giu. (Adnkronos Salute) - Rita, la bimba siciliana con malattia di Niemann Pick morta ieri, per la quale il giudice di Ragusa aveva imposto la prosecuzione delle infusioni Stamina, "aveva diritto alle cure. Ci saranno conseguenze penali inevitabili". Lo dichiara Marino Andolina, vice presidente di Stamina Foundation, che oggi a Milano è stato sentito in audizione in Commissione sanità del Consiglio regionale lombardo, nell'ambito dell'indagine conoscitiva sulla vicenda Stamina a Brescia.

Agli Spedali Civili, avverte Andolina, "dovranno rispondere ai giudici, prima che alla loro coscienza. E prima o poi qualche magistrato si arrabbierà". Il medico torna a ribadire la sua disponibilità "a vicariare i medici di Brescia" che hanno deciso di non proseguire con i trattamenti Stamina fino a quando non si sarà espresso sul metodo il Comitato scientifico nominato dal ministero. Sul loro rifiuto, però, Andolina, esprime dubbi: "Mi fidavo dei medici di Brescia, sono persone perbene. Non posso credere che abbiano scritto quella lettera immonda" con cui annunciavano lo stop alle infusioni.

"Secondo me - incalza - l'hanno firmata con la 'pistola puntata alla nuca'. Perché un dipendente pubblico deve fare quello che gli dice il suo superiore. Adesso rischiano non tanto di essere incriminati con me da Guariniello, ma un'accusa di omicidio con dolo eventuale, un crimine molto più serio. Ho sentito il papà di Rita e mi ha detto di aver bisogno di qualche giorno per affrontare il lutto. La bambina ha anche sofferto. Mi ha detto che ricorrerà legalmente, non gliela perdona. Non tanto per sua figlia che ormai è morta, ma per gli altri bambini. Perché dopo Rita ce ne saranno altri. Ci sarà un massacro di innocenti".

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