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Stamina, Cnr fornirà nomi esperti Comitato. Io Cambio trova medici disposti a infusioni

06 maggio 2014 | 14.25
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Stamina, Cnr fornirà nomi esperti Comitato. Io Cambio trova medici disposti a infusioni

Campo Verde di Aprilia (Latina), 6 mag. (Adnkronos Salute ) - Il Consiglio nazionale delle ricerche farà da segreteria scientifica e coordinamento per il nuovo Comitato Stamina. Il Cnr ha infatti già accettato e dovrà fornire i nomi degli esperti. Lo ha spiegato il ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, a margine della visita agli stabilimenti dell'azienda farmaceutica Abbvie di Campoverde di Aprilia (Latina).

Il ministro, affiancata da Marcella Marletta, funzionaria del dicastero che si occupa del Comitato, ha sottolineato che i ritardi per l'avvio dei lavori del nuovo Comitato sono legati soprattutto alle difficoltà dei 'paletti' posti dalla sentenza del Tar che aveva bocciato il primo gruppo di esperti incaricati di valutare la sperimentazione del metodo Stamina.

"Il primo Comitato è stato istituito in 15 giorni, in questo caso i limiti della pronuncia del Tar sono evidenti. Tra le associazioni dei pazienti, ad esempio, non è facile trovare chi non si sia espresso", spiega. E alla domanda dei giornalisti se non ci fosse dietro il ritardo anche un'attesa del lavoro della magistratura, il ministro ha ricordato: "Non mi sono mai tirata indietro su questa questione. La linea del ministero è chiara".

Su quanto annunciato ieri dal vice presidente e assessore alla Salute della Regione Lombardia, Mario Mantovani - che ha spiegato di avere scritto a tutti i dirigenti delle aziende ospedaliere lombarde chiedendo se c'è qualche medico disponibile a somministrare le infusioni preparate con il metodo Stamina, dopo il 'no' dei clinici degli Spedali Civili di Brescia - Lorenzi ha poi chiosato: "Non ho parole". Il ministro non ha voluto aggiungere altro, ma ha ricordato che "la linea del ministero è chiara: per noi non esistono somministrazioni" legate a un metodo non sperimentato e autorizzato. "A Brescia si è trattato di una situazione particolare, ma i medici hanno fatto obiezione di coscienza", ha sottolineato

Intanto 'Io Cambio' (movimento con cui si è candidato alle europee Davide Vannoni), ha annunciato di aver "raccolto la disponibilità di alcuni medici dell'ospedale Carlo Poma di Mantova a sostituirsi ai colleghi di Brescia che si rifiutano di curare il bambino" di Matera, Daniele Tortorelli malato di Niemann-Pick A. Il segretario nazionale Agostino D'Antuoni, lancia anche un appello al Capo dello Stato Giorgio Napolitano per "aiutare il piccolo" e chiede di essere ricevuto "nelle prossime ore"

Questa mattina Vito Tortorelli, il nonno del piccolo, ha riferito all'Adnkronos Salute che "sembra sia stato trovato un medico". Io Cambio conferma. "Daniele - spiega il nonno - sta sempre male, ed è ancora ricoverato a Brescia. Lo abbiamo chiesto noi. Ma le infusioni non ce le dà nessuno. Ieri il direttore generale dei Civili, Ezio Belleri, è stato chiaro. Intanto hanno trovato un medico del sistema sanitario regionale lombardo disposto a venire qui, per quello che ci è stato detto. Ma sembra che manchi la responsabile del laboratorio e che questa cosa complichi la situazione. E' sempre tutto difficile".

La famiglia di Daniele è "scoraggiata": l'intenzione, spiega Vito Tortorelli, "è quella di portare via Daniele da Brescia, stasera stessa, appena finisce i controlli. Prima di andarcene, però, passiamo dalla Questura a presentare querela-denuncia contro il direttore generale e i medici, per i danni che sta subendo Daniele per la mancata esecuzione dell'ordine di un giudice". Per il bambino è stata infatti ottenuta nei giorni scorsi un'ordinanza del giudice di Matera che impone all'ospedale di Brescia la ripresa dei trattamenti Stamina. Le condizioni di Daniele, conferma Belleri, "sono molto delicate. Il bambino ha affrontato un lungo viaggio in camper - ricorda - e rimettersi in viaggio di nuovo non era davvero consigliabile".

Ieri, riferisce ancora il Dg, "è stato invece dimesso l'altro bimbo sottoposto ad accertamento" dopo essersi presentato al Pronto soccorso dell'ospedale, cioè Federico Mezzina. "Si è ritenuto, con i genitori, di non procedere al ricovero", precisa. La mamma, Tiziana Massaro, ieri aveva spiegato che "un ricovero" senza infusioni "non può avere una finalità curativa. Devo avere la terapia per cui sono stata autorizzata dalla legge e dai giudici", ha detto, annunciando l'intenzione di andare "in Questura a sporgere denuncia, perché il bambino sta peggiorando senza che nessuno faccia nulla". La mamma ha anche aggiunto che "le nostre denunce devono essere presentate in tantissime Procure. Non ci dobbiamo fermare alla Procura di Brescia per fare vedere quello che succede qui a tutta Italia".

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