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Stamina: ok procura a patteggiamento Vannoni

27 gennaio 2015 | 11.19
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Fondamentale sembra sia stato l'impegno a ritirare il secondo ricorso al Tar del Lazio contro le valutazioni del Comitato scientifico del ministero sulla validità delle cure. La decisione del gup è prevista il prossimo 18 marzo

Davide Vannoni (Foto Infophoto) - INFOPHOTO
Davide Vannoni (Foto Infophoto) - INFOPHOTO

Si avvicina il patteggiamento per Davide Vannoni nel processo in cui è imputato per il metodo Stamina insieme ad altre 12 persone. Oggi in aula il pm Raffaele Guariniello ha dato parere positivo alla proposta di patteggiamento di un anno e dieci mesi formulata dai suoi legali. Fondamentale sembra sia stato l'impegno di Vannoni a ritirare il secondo ricorso al Tar del Lazio contro le valutazioni del Comitato scientifico del ministero sulla validità delle cure.

Il patteggiamento proposto dai legali di Vannoni prevede la sospensione condizionale della pena e la non menzione sul casellario giudiziario. Il padre di Stamina è accusato di associazione a delinquere e truffa e altri reati.

"Il pm - spiegano gli avvocati Pasquale Scrivo e Liborio Cataliotti - ha ritenuto che l'atteggiamento di Vannoni sul Tar dimostri l'intenzione di non proseguire con le attività di Stamina".

Sono in sei, oltre a Vannoni, gli imputati che vogliono patteggiare. Quasi tutte le proposte di patteggiamento, comprese tra un anno e un anno e dieci mesi, sono state formalizzate oggi davanti al gup di Torino, Potito Giorgio, nel corso dell'udienza preliminare. A patteggiare sono medici e collaboratori torinesi di Vannoni, tra cui il suo braccio destro Marino Andolina (che deve ancora formalizzare la richiesta), Erica Molino, Gianfranco Merizzi, Leonardo Scarzella, Roberto Ferro e Andrea Losana.

Hanno invece scelto il rito abbreviato Carlo Tomino dell'Aifa e Marcello La Rosa, ex socio di Vannoni. Rischieranno invece il processo i quattro medici degli Spedali Civili di Brescia che non hanno scelto riti alternativi: il direttore sanitario, Ermanna Derelli, Fulvio Porta, Carmen Terraroli, Arnalda Lanfranchi.

I legali di Lanfranchi e Porta hanno chiesto il non luogo a procedere per i loro assistiti. Nelle prossime udienze si discuteranno le posizioni di Terraroli e Derelli e gli abbreviati. Il gup dovrebbe decidere su tutte le posizioni il 18 marzo.

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