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Staminali: al via megastudio su cellule ripara-cuore dopo infarto

21 febbraio 2014 | 16.05
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Roma, 21 feb. (Adnkronos Salute) - Al via a Londra il più grande studio mai effettuato sulle cellule staminali come possibile strada per riparare il cuore dopo un infarto. Coinvolgerà 3.000 pazienti in 11 Paesi europei e punta a dimostrare che il trattamento è in grado di ridurre di almeno un quarto i tassi di mortalità conseguenti agli attacchi di cuore. Il trial si chiama Bami (Bone Acute Myocardial Infarction) e ha ricevuto quasi 5 milioni di sterline di finanziamento da parte della Commissione europea. I risultati saranno resi noti entro 5 anni.

Tutti i volontari dovranno sottoporsi a una terapia standard per allargare le arterie ristrette dopo l'infarto, con l'inserimento di uno stent. Alla metà dei pazienti verranno però prelevate cellule staminali dal midollo osseo, che verranno poi iniettate nel cuore. "E' fantastico far parte di questa sperimentazione", ha detto Neal Grainger, 54 anni, dall'Essex, il primo paziente arruolato nel Regno Unito, sottoposto a prelievo delle cellule al London Chest Hospital pochi giorni dopo aver avuto un infarto, a gennaio. "E' strano vedere che ti tolgono qualcosa, che poi dovrà essere rimesso nel tuo corpo, ma spero che tutto questo possa aiutare me e molte altre persone".

In passato sono state organizzate decine di trial più piccoli che hanno impiegato le staminali per curare i pazienti colpiti da attacco di cuore. Un'analisi della Cochrane Collaboration nel 2012 ha suggerito che questo trattamento offre "modesti miglioramenti". Ma molte ricerche coinvolgono solo un piccolo numero di pazienti. "Questa sarà la prova definitiva", è convinto Anthony Mathur, direttore della Cardiologia al Barts Health Nhs Trust e ricercatore principale dell'indagine. "Dopo 15 anni di ricerca - assicura - ora avremo una chiara risposta. Speriamo di dimostrare che le iniezioni di cellule staminali sono in grado di ridurre il numero di persone che muoiono di attacchi cardiaci del 25%".

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