Milano, 2 mag. (Adnkronos Salute) - "Confermo: sarò a Brescia lunedì 5 maggio, davanti agli Spedali Civili. E ho già dato all'avvocato una lettera firmata, per la direzione dell'ospedale, in cui metto nero su bianco la mia disponibilità a effettuare io stesso le infusioni Stamina". Ad annunciarlo all'Adnkronos Salute è Marino Andolina, vice presidente di Stamina Foundation. Perché questo accada, spiega, "serve che l'ospedale mi chieda di entrare come consulente esterno". Una possibilità prevista, a detta di Andolina, "in casi di obiezione di coscienza. Io ho l'esperienza necessaria, ho fatto le iniezioni lombari anche in Africa sulla nuda terra, in condizioni davvero difficili. Non ho problemi a lavorare anche da solo".
Quanto alla necessità anche di altro personale, Andolina precisa: "Non ho bisogno di grandi strutture di supporto. I problemi potrebbero esserci in caso di necessità di anestesista. Ma io personalmente ho somministrato infusioni anche senza anestesia. I genitori, per far continuare i trattamenti ai figli, da tempo chiedono che si ricorra anche al 'commissariamento', in caso di rifiuto dei medici dell'ospedale a effettuare i trattamenti. Potrebbe esserci anche questa possibilità - paventa il medico - Le famiglie le stanno provando tutte. Il problema delicato è che lunedì potrebbero arrivare a Brescia pazienti in gravi condizioni. Si rischia di portare sotto l'ospedale malati in pericolo di vita che rischiano di non essere curati".
