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Staminali: comitato etico Brescia, non rilevati effetti collaterali Stamina

18 febbraio 2014 | 15.52
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Roma, 18 feb. (Adnkronos Salute) - "Eventi avversi ed effetti collaterali rilevanti noi non ne abbiamo registrati. Ma non si può assolutamente dire, sulla base" di singoli casi, che la terapia sia efficace. "E non è nostro compito farlo". E' quanto sottolineato da Carmen Terraroli, responsabile della segreteria scientifica del comitato etico degli Spedali Civili di Brescia, in audizione alla commissione Sanità del Senato sul caso Stamina.

"Nella riunione del comitato etico di settembre 2011 - ha ricostruito Francesco De Ferrari, presidente del comitato etico - vennero discussi i primi due casi proposti in applicazione del decreto Turco-Fazio, con il parere del medico prescrittore, corredato da quello del neurologo di riferimento per il paziente adulto (il professor Capra, responsabile del Centro di riferimento regionale per la sclerosi multipla degli Spedali Civili di Brescia) e per il paziente pediatrico (la dottoressa Tiberti, all'epoca responsabile della Neuropsichiatria infantile dell'azienda) con il consenso e tutto quanto previsto dal decreto".

De Ferrari ha precisato che "Marino Andolina voleva fare lui le prescrizioni, ma noi abbiamo detto che le avremmo prese in considerazione" solo se corredate del parere specialistico. "Nei mesi successivi - ha aggiunto - di volta in volta si sono aggiunti 2-3 casi, per arrivare a marzo a raggiungere 12 casi. Nel frattempo non arrivò nessun contrordine e quindi procedemmo". I 12 pazienti, "di cui 4 bambini - ha aggiunto Terraroli - erano affetti da Sma, Parkinson, atrofia multisistemica, Sla e sclerosi multipla". Ai 12 pazienti 'iniziali' si sono poi man mano aggiunti quelli che hanno ottenuto l'accesso al trattamento con il metodo di Davide Vannoni attraverso ordinanze dei tribunali.

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