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Staminali: genitori Stamina, medico esterno per infusioni l'ultima spiaggia (2)

02 maggio 2014 | 14.37
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(Adnkronos Salute) - Genova spiega che "sono state mandate tutte le carte ai Civili, ma non abbiamo ancora ricevuto una risposta. Quello che faremo sarà tentare di far rispettare la legge. Io pretendo l'infusione per il bambino, come per gli altri pazienti in attesa. Userò tutti i mezzi possibili e spero che la macchina della giustizia si metta in funzione. Non lascerò morire mio figlio tra le mie braccia, non permetterò che gli venga negata una speranza anche se piccola. Perché i miglioramenti ci sono stati. Ora i medici si tirano indietro? Siano costretti per legge. Stamina si è detta disponibile anche all'ipotesi di un medico esterno e ha dichiarato che la biologa sarà presente, ha anche mandato un'email a Brescia. Dai Civili dicono che non si può fare niente se i medici si rifiutano, perché c'è il diritto all'obiezione di coscienza. Io dico che il direttore generale ha il dovere, se i medici si rifiutano, di metterne a disposizione altri per far continuare la cura".

"Non so - continua il papà di Gioele - se la disponibilità di Andolina basterà, o se occorrano anche altre figure, come un infermiere o un anestesista. Dico solo che stiamo conducendo una guerra assurda". L'ipotesi del medico esterno, per il presidente di Stamina Foundation, Davide Vannoni, "è tra le opzioni valutate ma sembra difficilmente percorribile. Noi abbiamo dato la disponibilità come Stamina, per il 5 maggio. Io e la biologa Erica Molino, che si dovrà occupare delle linee cellulari, ci saremo. Ci sarà qualche iniziativa auto-organizzata dai pazienti e sarà presente in loco anche un rappresentante del movimento politico Io Cambio. So che l'avvocato Agostino D'Antuoni", segretario nazionale di Io Cambio, movimento con cui Vannoni si è candidato alle Europee, "porterà ai Civili le istanze dei pazienti. Potrebbero intervenire i carabinieri".

Andolina, conferma Vannoni, "ha dato la sua disponibilità a intervenire. Ma manca il resto del personale. Ritengo che sia una strada difficile. Il problema è anche che la produzione cellulare prima di essere infusa deve essere validata e analizzata e questo lavoro lo facevano i tecnici del laboratorio di Brescia. Dunque servirebbe più di un medico esterno per procedere".

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