Torino, 23 apr. (Adnkronos Salute) - Si voleva portare il metodo Stamina a livello internazionale. La circostanza emerge dalle pagine della chiusura delle indagini sul metodo Stamina firmato dal pm Raffaele Guariniello. Vannoni "creava rapporti organici - si legge nelle carte - finalizzati alla commercializzazione nazionale e mondiale della terapia Stamina, collaborando a un progetto di portata internazionale, destinato a essere controllato dalla società Medestea Stemcells" riconducibile a Gianfranco Merizzi, anche lui indagato a Torino.
In particolare, in una nota integrativa al bilancio al 31 dicembre 2012 della Medestea Stemcells, contenuta negli atti, Merizzi sosteneva che Vannoni a luglio 2011 aveva ottenuto il benestare Aifa a far somministrare le cellule staminali del metodo Stamina agli Spedali Civili di Brescia e che "le potenziali forti sinergie prospettatesi tra Medestea e Vannoni hanno permesso di disegnare un progetto di portata internazionale che sarà controllato dalla nostra società".
Durante il 2012 "la società - sottolineava Merizzi - ha acquisito Know How e Ip per 2.243.976 euro (da Medestea Research & Production) e partecipazioni per 440.302 euro direttamente dal prof. Vannoni" e il 2013 "è previsto ancora come anno di investimenti, mentre per il 2014 si prevedono i primi importanti introiti generati dall'attività delle Celles Fatories". Parla poi di "contatti avanzati" in corso "in Messico, Hong Kong e Svizzera".
