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Sostenibilità: standard etici nell'industria cosmetica, trend in crescita

13 settembre 2016 | 13.13
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(Fotolia)
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Cresce sempre di più il numero delle etichette etiche, trainate dai marchi del settore naturale e biologico. E’ quanto rileva Organic Monitor, società inglese specializzata in ricerche di mercato nel settore bio e naturale, che prevede una conferma dell’attuale trend nel prossimo futuro.

Ad oggi, segnala Organic Monitor, esistono oltre 20 tipologie diverse di etichette per i prodotti cosmetici e per la cura personale che si riferiscono ad aspetti relativi all’etica, alla sostenibilità e/o alla sicurezza. Alcuni, come il 'commercio equo e solidale' e il 'senza glutine', toccano anche l'industria alimentare. I 'brand' naturale e biologico sono i più affermati sistemi di etichettatura etici - rileva Organic Monitor - soprattutto nell'Europa occidentale, dove circa il 3% dei prodotti per la cura personale sono certificati secondo gli standard più diffusi.

"Quando lo standard Iso per i cosmetici naturali e biologici sarà introdotto nei prossimi mesi, si prevede un picco nei tassi di adozione. Anche se c’è qualche preoccupazione circa una sua possibile debolezza, lo standard Iso 16128 sarà comunque considerato come la prima 'norma' internazionale per i cosmetici naturali organici", sottolinea la società di ricerca.

Altro trend che emergerà nell'ambito dei Sustainable Cosmetics Summit (www.sustainablecosmeticssummit.com) di San Paolo (14-16 settembre) e Hong Kong (14-15 novembre) è la tendenza crescente verso standard/etichette nazionali dei prodotti beauty green. La Corea del Sud prevede di predisporre un proprio standard mentre il governo brasiliano ha già regolamentato il termine 'cosmetici bio', aprendo la strada a un'eventuale norma nazionale. L'Australia, da parte sua, ha introdotto il suo standard per i cosmetici biologici già nel 2013.

"Le etichette naturali e biologiche saranno meglio definite quando sarà attivato lo standard Iso e altri Paesi introdurranno norme nazionali/schemi di etichettatura", sottolinea Organic Monitor. Allo stesso tempo, altre etichette etiche stanno guadagnando fette di mercato. Il marchio Fairtrade sta conquistando visibilità sui prodotti per la cura personale nel Regno Unito, negli Usa, in Francia e altri Paesi. Mentre l'etichetta Halal è la più promettente in Asia, regione che ospita oltre 1 miliardo di consumatori musulmani. Il suo alto potenziale sta portando le imprese di materie prime a sviluppare materiali grezzi certificati Halal.

"Che siano naturali, biologiche, eque e solidali o Halal - conclude la società di ricerca - le etichette etiche stanno diventando un elemento fisso dell'industria cosmetica. La domanda è se il numero di schemi e norme continueranno a crescere e proliferare o se è possibile un certo grado di armonizzazione".

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