Il ministro della Funzione pubblica: "5000 giovani l'anno per cambiare l'Italia"
Basta vecchi concorsi ma regole nuove per far entrare tanti giovani nella Pubblica amministrazione selezionando sollo i migliori dopo alcuni mesi di prova. È lo scenario disegnato dal ministro per la Funzione pubblica, Renato Brunetta, in un'intervista al TG5. L'ingresso di energie nuove nella P.A. "avverrà con regole nuove: non più i vecchi concorsi, ma selezioni da realizzare in uno, due, tre mesi prendendo i migliori, quelli che hanno più esperienza. Due-tre-cinquemila all'anno, per essere immessi in questi progetti che devono cambiare l’Italia per far vivere meglio le famiglie e per far funzionare meglio le imprese", ha affermato il ministro.
Il Recovery plan, ha aggiunto Brunetta, "non dico che è l'ultima occasione perché sono un inguaribile ottimista ma è la grande occasione: abbiamo 200 miliardi da spendere. Se li buttiamo via, come buttiamo via i fondi europei, saremo colpevoli, masochisti, e gli italiani non ce lo perdonerebbero".
"Cambiare l'Italia - ha sottolineato - significa dare la scuola migliore per i nostri figli, la sanità migliore per i nostri genitori, per le nostre famiglie, vuol dire far crescere le imprese e quindi crescere di più come Paese. Questa è la grande occasione per un'Italia più giusta, più efficiente e che competa in Europa e nel mondo. Ce la possiamo fare, è un nostro compito, un nostro dovere. Il nostro è un Paese meraviglioso, pieno di intelligenze nel pubblico, come nel privato: perché allora non valorizzare il pubblico per dare i migliori servizi al privato, famiglie e imprese?".