"In un articolo di stampa oggi viene affermato che l'atto di indirizzo inviato all'Aran per il rinnovo del contratto di lavoro dei dipendenti pubblici conterrebbe una riduzione delle tutele per persone affette da gravi patologie. Quanto riportato è molto grave e totalmente infondato". Così il ministro della Pa Marianna Madia in un post sul suo profilo Facebook.
"Attualmente i giorni nei quali si effettuano terapie salvavita (es. chemioterapia) non hanno un limite - spiega Madia - e così continuerà a essere. Tuttavia, ad oggi, non esiste una specifica garanzia per i giorni nei quali una persona è poi costretta ad assentarsi nei giorni successivi alle terapie, quando sta male a causa degli effetti, ad esempio, della chemio. Ecco - prosegue il ministro - con l'atto di indirizzo noi interveniamo su questo punto: diciamo che deve esistere una garanzia in più; devono esserci dei giorni nei quali è possibile assentarsi a causa degli effetti collaterali di alcune terapie, senza che queste assenze vengano conteggiate nel monte massimo di assenze consentito dai contratti, come invece accade oggi".
"Un ampliamento doveroso delle tutele quindi, altro che stretta" conclude Madia.