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Stefano Bettarini: "Sono in causa con il Gf Vip"

30 dicembre 2020 | 16.34
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Stefano Bettarini:

Sul Grande Fratello Vip, dopo la mancata eliminazione di Samantha De Grenet che ha fatto insorgere il pubblico di Canale 5, si è abbattuta in queste ore un'altra tegola inaspettata. Stefano Bettarini, infatti, quando ha appreso che la show girl, dopo aver rivolto parole durissime ai danni di Stefania Orlando durante un acceso litigio, sarebbe rimasta nella casa, ha inveito pesantemente contro la trasmissione.

In particolare, l'ex calciatore ed ex concorrente del Grande Fratello Vip, ha comunicato ai suoi follower su Instagram di essere addirittura in causa con la produzione: "Non so gli altri. Ma io sono già in causa… come vede non sono stato e non verrò più chiamato nei programmi. Le verità sono scomode se escono quando ci sono giochi di potere”, ha spiegato Bettarini che ha poi commentato il contratto che ha sottoscritto prima di partecipare al reality show: "Dice tutto e il contrario di tutto. Possono eliminarti o per una parolaccia o una NON bestemmia o per un linguaggio poco consono al programma… Praticamente ti possono cacciare per quello che vogliono… loro!”.

Stefano Bettarini era stato eliminato dal Grande Fratello Vip poco dopo il suo ingresso nella casa a causa di un'esclamazione ritenuta blasfema dalla produzione, nonostante lui avesse spiegato che si trattava di un intercalare e che non avesse alcuna intenzione di offendere il pubblico.

L'ex marito di Simona Ventura aveva poi chiesto scusa a tutti pubblicamente, ma non aveva mai digerito la sua eliminazione rivolgendo accuse pungenti contro la produzione dopo la sua uscita dalla casa, come il suo lungo post su Instagram in cui aveva dichiarato: "Cacciato per un’espressione colorita, per un’uscita di quelle un po’ eccessive e chiassose, come spesso siamo noi toscani. Espulso per una 'parolaccia'. Non ho bestemmiato, non l’ho mai fatto e non lo farei mai. 'Madoska' l’ho sentito dire spesso, per rabbia, per gioco, come intercalare. Lo uso e l’ho usato per quello che é, una storpiatura di un’altra parola che altrimenti sarebbe blasfemo pronunciare; una parola modificata nel gergo volgare proprio per evitare la censura sociale, per non risultare offensiva e imperdonabile. Più di tutto mancava proprio quello, l’intenzione di essere irriverente e irrispettoso verso la mia religione. Trovo perciò sproporzionata la 'sanzione' e, dopo 21 giorni di quarantena e 5 tamponi, mi sento preso in giro; la pedina di un gioco al rialzo...Dello share". (in collaborazione con ultimora.news)

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