Così il presidente della principale organizzazione di rappresentanza dei liberi professionisti in Italia.
"I professionisti rispetto ad altre categorie hanno tenuto botta, mantenendo la forza lavoro all'interno dei propri studi proprio grazie al rapporto datore di lavoro-dipendente". Così Gaetano Stella, presidente di Confprofessioni, la principale organizzazione di rappresentanza dei liberi professionisti in Italia, commenta con Labitalia il 4° report sulla previdenza privata presentato dall'Adepp a Roma.
"I professionisti -spiega Stella- da circa un paio d'anni stanno riscontrando un generalizzato calo di fatturato e questo si evince anche dai contributi pagati alla casse di previdenza, che fanno appunto riscontrare un calo di versamenti. Tutti i professionisti sono colpiti dalla crisi, sia quelli che lavorano con la pubblica amministrazione che quelli che operano con i consumatori. Il calo va dal 20-30% fino al 50% per i notai e quindi è un calo molto significativo".
Oggi per i dipendenti degli studi professionali, conclude Stella, "c'è la cassa integrazione in deroga, prolungata da alcune regioni fino al 31 dicembre 2014, ma poi non ne potremo beneficiare più: una vera e propria discriminazione nei confronti dei professionisti rispetto alle imprese che potranno continuare a farvi ricorso".