Un fondo da 4 milioni di dollari per sostenere chi è stato colpito dallo 'stop all'immigrazione' disposto da Trump negli Usa. Dopo le restrizioni della neo-amministrazione - che ha sospeso per tre mesi l'ingresso negli Stati Uniti ai cittadini di sette Paesi musulmani (Siria, Libia, Iran, Iraq, Somalia, Sudan e Yemen) - Google ha creato un fondo da 2 milioni a favore dei diritti civili, a cui si aggiungono i 2 milioni raccolti attraverso le donazioni.
"La più vasta campagna umanitaria della società finora", riporta 'Mashable'. Un fondo che sarà a disposizione di quattro organizzazioni: 'ACLU' (American Civil Liberties Union), la 'Immigrant Resource Center', l''International Rescue Committee' e la 'Mercy Corps'. Una mobilitazione che arriva dopo che il Ceo di Google, Sundar Pichai, ha diffuso un memorandum interno in cui si parla dell'ordinanza di Trump.
For generations, this country has been home to immigrants like Sanaz. Her story is playing out all over the country. Google is with you. https://t.co/mllnZ5gNDB
— sundarpichai (@sundarpichai) 29 gennaio 2017
"Per generazioni, gli Usa sono stati la casa di immigrati come Sanaz. La sua storia sta facendo il giro del Paese. Google è con te" ha scritto su Twitter l'amministratore del colosso di Mountain View, riferendosi alla storia di una donna iraniana, Sanaz Ahari, nata nella Repubblica Islamica ma ora negli Stati Uniti con la 'Green Card', che non sa quando potrà rivedere i genitori.
Secondo quanto riportato sempre da 'Mashable', sarebbero inoltre diversi i manager di 'Big G' ad aver effettuato donazioni personali alle associazioni che lottano per i diritti civili.
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