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Stop alle cartelle pazze e abolire Equitalia, la sfida fiscale del M5S

01 giugno 2016 | 12.07
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Il M5S lancia il guanto di sfida. In una conferenza stampa a Montecitorio chiede di approvare le norme, a firma 5 Stelle, per abolire Equitalia e armonizzare un sistema "che strozza gli italiani".

"Renzi non può farneticare via web - accusa Carlo Sibilia, membro del direttorio M5S - perché è il governo che parla. E perché dire che forse dal 2018 aboliranno Equitalia vuol dire prendere in giro gli italiani".

"Per eliminare Equitalia sono sufficienti due mosse - si dice convinto Sibilia - abbiamo presentato due progetti di legge che si possono votare anche domani mattina. Il Pd ha già bruciato un'occasione, ora gli offriamo un'altra possibilità. Oppure Renzi ci dia la delega e provvederemo noi ad abolire Equitalia, sicuramente lo faremo in tutti i Comuni che dal 5 giugno andremo a governare".

Da una parte i 5 Stelle ripresentano la proposta che toglie il profitto dalla riscossione e riporta le competenze in capo ad Agenzia delle Entrate; dall’altra arriva una proposta, a prima firma Sibilia, che interviene in modo chirurgico sui meccanismi "più punitivi" della riscossione stessa, raccogliendo le esperienze territoriali degli 11 punti di soccorso e consulenza 'SosAntiEquitalia' nati nel Paese per volontà dei grillini.

Si va da un intervento sulle cosiddette 'cartelle pazze', con tanto di risarcimento pagato da chi ha provocato il danno, al ritorno al limite di 90 giorni per fare valere i diritti in autotutela dei cittadini; dall'introduzione del tasso legale vigente (0,20%) per le rateizzazioni agli invii postali gratuiti e sicuri.

Se Equitalia dovesse chiudere i battenti, la proposta prevede "la reinternalizzazione dei dipendenti presso l'Agenzia delle Entrate con un concorso pubblico, con un 50% di posti riservati agli stessi dipendenti Equitalia", spiegano Sibilia e Laura Castelli, vicecapogruppo dei 5 Stelle alla Camera. "Noi non vogliamo punire i dipendenti di Equitalia - mette in chiaro Sibilia - anche nelle nostre file ci sono parlamentari che provengono da quel mondo".

"Nel luglio del 2014, con un solo emendamento soppressivo dell’intero testo, la maggioranza cancellò la proposta M5S per abolire Equitalia - ricorda Castelli - E lo fece senza nemmeno concedere al Parlamento e al Paese la possibilità di un dibattito in Aula. Non sappiamo perché bocciarono la nostra proposta, ma in periodo preelettorale ecco che lo stop ad Equitalia diventa slogan, come qualche giorno fa ha dimostrato il premier. Noi siamo sempre tra gente, non solo in campagna elettorale, e nessuno ci chiede di stravolgere la Costituzione, bensì di fare cose concrete".

"Ora - sottolinea Sibilia - il presidente del Consiglio dice di voler abolire Equitalia entro il 2018. Il M5S, con due azioni, gli offre l’occasione di farlo e di rendere più equo il rapporto tra Fisco e contribuente". Ma il grillino non maschera la diffidenza, anzi. "Se fosse stata introdotta una tassa su ogni bugia di Renzi - atttacca - a quest'ora avremmo pareggiato il debito pubblico. Oltre a Equitalia noi nel 2018 puntiamo ad abolire il premier".

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