"Spero non sia stato un atto doloso, ancora in corso le indagini dei Carabinieri"
"I Carabinieri stanno facendo le indagini del caso, il servizio di erogazione dell'ossigeno è ripreso e non ci sono stati problemi per i pazienti. Mi auguro che l'autorità giudiziaria faccia chiarezza ed escluda l'ipotesi dolosa. Ci sono situazioni delicate, 'mal di pancia' e piccole tensioni all'interno dell'ospedale, ma il personale è legato all'Azienda S.Camillo e lavora per la tutela dei malati: non posso credere che si possa ricorrere per protesta a un atto del genere che minaccia l'intero ospedale". A parlare all'Adnkronos Salute è Antonio D’Urso direttore generale dell'Azienda ospedaliera S.Camillo-Forlanini di Roma, tornando sull'interruzione di ossigeno registrata nella struttura.
Lunedì sera, infatti, all'interno dell'ospedale si è verificata un'interruzione dell'erogazione dell'ossigeno che ha messo in pericolo i pazienti ricoverati in terapia intensiva e in neurologia. Il servizio è stato prontamente ripristinato dal personale che si è accorto del 'guasto', e non ci sono stati problemi per i malati. Il S.Camillo è uno degli ospedali più grandi del Centro-Sud e la sua ristrutturazione completa ancora non è finita. Inoltre si tratta di una struttura a padiglioni, con tunnel e collegamenti interni, difficile da controllare. "La Regione Lazio ha dato la disponibilità al completamento dei lavori - continua D'Urso - anche per consentire il trasferimento finale del Forlanini all'interno del S.Camillo". Sono ancora in corso le indagini dei Carabinieri, per stabilire la natura dell'episodio, conclude il Dg.