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Tv: 'Mala Vita', una storia 'dal carcere' per Luca Argentero

16 marzo 2015 | 19.15
LETTURA: 4 minuti

Il breve film, per la regia di Angelo Licata, online in anteprima da oggi sulla piattaforma Ray e su Rai3 il 26 marzo racconta di un uomo abituato a entrare e uscire dalla prigione che se la dovrà vedere con il 'cattivo' Francesco Montanari. Un progetto rivolto ai detenuti e che ha l'obiettivo di far emergere problematiche sociali spesso ignorate

Tv: 'Mala Vita', una storia 'dal carcere' per Luca Argentero

Un cortometraggio che nasce da un progetto rivolto ai detenuti nelle carceri italiane e che ha l'obiettivo di far emergere problematiche sociali spesso ignorate. E' 'Mala Vita' il breve film che per la regia di Angelo Licata è online in anteprima già da oggi sulla piattaforma Ray e andrà in onda in seconda serata su Rai3 il 26 marzo. Protagonista è Luca Argentero, nei panni di una simpatica canaglia, un uomo abituato a entrare e uscire dal carcere, che se la dovrà vedere con il 'cattivo' Francesco Montanari, il Libanese di 'Romanzo Criminale - La serie', che dà vita a un delinquente duro e violento.

"Interpretare Antonio è stato molto divertente - ha detto Argentero durante la presentazione - Nell'arco di un semplice cortometraggio che dura 25 minuti mi è stata data la possibilità di creare un personaggio sfaccettato, parlando tra l'altro quattro dialetti diversi, e di frequentare un luogo sia fisico che artistico dove non ero mai stato".

Il corto è stato girato nell'ex carcere 'Le Nuove' di Torino che ora è un museo: "Io non ero mai entrato in un carcere fino a ora e questo corto mi ha fatto capire che farò di tutto per non finirci. Non è un ambiente bello e non deve essere così immagino, non è un bed & breakfast - sottolinea l'attore protagonista - Ma ho anche capito che difficilmente potrei fregare le persone".

Questo breve film è tratto dal racconto 'Pure in galera ha da passa’ ‘a nuttata' di Giuseppe Rampello, vincitore del ‘Premio Goliarda Sapienza’. La manifestazione è riservata a racconti di detenuti che vengono pubblicati ogni anno da Rai Eri. "'Mala Vita' - ha sottolineato Eleonora Andreatta, direttore di Rai Fiction - è il vero primo progetto multi piattaforma della Rai e capofila di una serie di altri progetti". "Questo è un corto per un lungo progetto - le ha fatto eco Pino Corrias - vorremmo riuscire a produrre un corto ogni anno per i prossimi anni. Questo è insomma solo il primo capitolo. Il prossimo sarà tutto al femminile, il racconto da cui partiamo è di una detenuta, la regista sarà Anna Negri e la sceneggiatrice Monica Rametta. Lo sguardo si poserà quindi sul carcere femminile, sguardo quasi inedito".

"Il racconto in realtà era abbastanza surreale, molto leggero e divertente e abbiamo cercato di mantenere questa parte del racconto - dice Angelo Licata - Però abbiamo comunque dovuto ispirarci liberamente per creare una storia cinematografica attorno a esso ma il fulcro è comunque rimasto quello". "Il tema è forte perché parliamo di vita carceraria - sottolinea poi il regista - una vita molto dura, una volta che ti tolgono la libertà hai perso qualunque cosa. Così quando sei lì dentro ti attacchi a delle cose alle quali altrimenti non faresti caso". "Il protagonista - aggiunge Licata - si affeziona al suo letto e alla finestra che è uno scorcio di libertà... Ma le cose non sono quelle che sembrano e ci sono anche degli effetti sorpresa all'interno di 'Mala Vita'.

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