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Animali: crollo riproduttivo in colonia di pinguini di Adelia in Antartide

13 ottobre 2017 | 13.58
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Animali: crollo riproduttivo in colonia di pinguini di Adelia in Antartide

Una colonia di oltre 18.000 coppie di pinguini nella Terra di Adelia in Antartide ha subito un catastrofico crollo riproduttivo nel 2017, con solo due pulcini sopravvissuti. La popolazione di pinguini di Adelia, che vive grazie a una dieta costituita principalmente da krill (sono dei piccoli gamberetti), è in condizioni generalmente migliori rispetto a quella dell’area della penisola occidentale antartica, dove si avverte in maniera più significativa l’effetto del cambiamento climatico.

Il fallimento riproduttivo di questa colonia sembra legato a una inusuale estensione dei ghiacci nel periodo estivo, che ha provocato problemi negli spostamenti dei pinguini adulti in cerca di cibo da portare ai pulcini e che ha prodotto come risultato la morte dei piccoli. Questa zona, inoltre, rischia l'apertura alla pesca di krill, attività che creerebbe competizione tra pinguini per le risorse alimentari.

“Non possiamo in nessun modo correre il rischio di aprire questa zona alla pesca esplorativa di krill che è l’ alimento base dei pinguini", dice Rod Downie, responsabile del programma Polare del Wwf Internazionale.

Per questo, in occasione del meeting internazionale che si terrà a Hobart, in Australia, la prossima settimana, il Wwf chiederà un’ampia protezione delle acque dell’Antartico orientale con l’istituzione di una specifica Area Marina Protetta. La Commissione per la Conservazione delle Risorse Marine Antartiche (Ccamlr), composta da 25 Stati membri e dall'Ue, si riunirà il 16 ottobre a Hobart dove prenderà in considerazione la proposta guidata da Australia e Francia con il supporto dell’Unione Europea e che ha affrontato un lungo iter di otto anni di attesa.

Ma per il Wwf "le prospettive non sono delle migliori considerando il fatto che il Ccamlr ha da poco varato la più grande area marina dell’Antartide nel Mare di Ross". Ma per l'associazione "questa nuova area marina protetta è cruciale per garantire un futuro per la fauna selvatica e la biodiversità nella penisola antartica orientale, tra cui in particolare i pinguini di Adelia e i pinguini imperatori".

Quattro anni fa, la stessa colonia che all’epoca aveva più di 20.000 coppie, non ha prodotto un singolo pulcino. Un clima insolitamente caldo, seguito da una rapida caduta delle temperature, ha portato molti pulcini alla morte.

"La regione è sottoposta a significativi cambiamenti ambientali che sono legati alla riduzione del ghiacciaio Mertz sin dal 2010. Un’area marina protetta purtroppo non potrà porre rimedio a questi cambiamenti, ma può prevenire gli ulteriori impatti che derivano dalle dirette pressioni antropogeniche, come il turismo e la proposta di apertura alla pesca”, spiega Yan Ropert-Coudert, senior scientist per i pinguini del Consiglio nazionale delle Ricerche francese.

Yan Ropert-Coudert ha guidato il programma sui pinguini nella Stazione di ricerca Dumont D'Urville adiacente alla colonia. Attualmente il Wwf sta sostenendo proprio le attività di ricerca condotte da scienziati francesi che lavorano per il Centro Nazionale di Ricerca Scientifica nella regione dal 2010.

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