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Strage immigrati, pm: "Violenza inumana". Renzi: "Ottimista su nuovo approccio Ue"

23 aprile 2015 | 09.54
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Da fonti Ue l'ipotesi di triplicare fondi per operazioni nel mar Mediterraneo. La proposta del presidente della Commissione europea, Jean-Claude Juncker al Consiglio Ue straordinario. Funerali a Malta per le vittime del canale di Sicilia. L'appello di mons. Martinelli ad Aki: "Accogliere gli immigrati e trovare il modo di aiutarli". Mattarella: "Inaccettabile che Mediterraneo sia grande cimitero". Gommone affonda al largo delle coste libiche (VIDEO). La pietà di due cittadini che acquistano un necrologio su un quotidiano. Cristiani annegati, arrestato lo scafista del gommone. Il Capo dello Sco Polizia: "Così catturiamo gli scafisti"

 (I funerali a Malta, foto Afp) - AFP
(I funerali a Malta, foto Afp) - AFP

Triplicare le risorse per le operazioni nel mar Mediterraneo Triton e Poseidon. E' uno dei risultati che dovrebbe essere concordato al vertice Ue straordinario sull'immigrazione. Lo riferiscono fonti europee. La proposta è stata avanzata dal presidente della Commissione europea, Jean-Claude Juncker. Triplicare i fondi per Triton, ha spiegato la fonte europea, servirebbe a portare le risorse a disposizione dell'operazione vicino a quelle dell'italiana Mare Nostrum. Inoltre nel corso del vertice Ue straordinario sull'immigrazione in corso a Bruxelles numerosi Paesi hanno offerto il proprio contributo a Triton e Poseidon in termini di uomini e mezzi. La Germania potrebbe inviare due fregate nel giro di cinque giorni, il Belgio offrirebbe una nave e supporto satellitare e l'Irlanda una nave equipaggiata. La Gran Bretagna, invece, una nave della Royal Navy, altre due imbarcazioni per il pattugliamento e tre elicotteri.

"Ci sono tutte le condizioni per cambiare l'approccio" della Ue sulla gestione dei flussi migratori, ha dichiarato Renzi a Bruxelles per il Consiglio europeo straordinario, richiesto dall'Italia dopo il naufragio dei migranti nel canale di Sicilia. Renzi si è detto "ottimista" perché "si possa portare a casa il segno che qualcosa è cambiato".

"L'intera Unione europea non può accettare l'idea che il Mediterraneo divenga una grande cimitero dove sono sepolte persone che cercavano una vita migliore e le loro speranze" e "occorre intervenire all'origine dei fenomeni migratori" ha detto il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in visita a Zagabria.

Intanto si sono svolti oggi a Malta i funerali interreligiosi per le vittime del naufragio. Nella tenda eretta davanti all'ospedale Mater Dei erano allineate le 24 bare degli unici corpi recuperati. Sono tutti giovani uomini africani senza nome, eccetto una vittima dell'apparente età di 14 anni, la cui bara bianca spiccava fra le altre.

Il rito funebre è stato celebrato dall'arcivescovo cattolico di Gozo, Mario Grech, e dal capo della comunità islamica locale, l'imam Mohammed el Saadi, davanti a decine di migranti in lacrime, sbarcati sull'isola nei giorni precedenti alla tragedia. Erano presenti il primo ministro maltese Joseph Muscat, il commissario europeo per i Migranti Dimitris Avramopoulos e il ministro greco per la Solidarietà Theano Fotio. Per l'Italia c'era il ministro degli Interni Angelino Alfano.

Sono stati soldati maltesi a portare le bare dei migranti dalla camera mortuaria dell'ospedale alla tenda eretta per il funerale. Lungo il breve percorso i cittadini maltesi hanno lasciato centinaia di mazzi di fiori, rispondendo a un appello della direzione del Mater Dei. Quello di oggi è stato il funerale di massa più grande della storia di Malta. I corpi senza nome verranno sepolti nel cimitero pubblico della località maltese di Paola.

In merito agli sviluppi dell'inchiesta, si svolge oggi pomeriggio a Catania, davanti al gip Rosa Alba Recupido, l'udienza di convalida del fermo dei due presunti scafisti ritenuti rispettivamente comandante e membro dell'equipaggio del barcone affondato al largo della Libia.

In una lunga nota della Procura di Catania si legge che "il riconoscimento di entrambi gli indagati è effettuato dalla maggior parte dei testi e quasi tutti riferiscono che il 'comandante' era anche il conducente". Dall'inchiesta emergono atti di 'inumana violenza' come quello di un ragazzo ucciso su un gommone mentre raggiungeva il peschereccio poi affondato perché si era alzato senza permesso. Il suo cadavere sarebbe stato poi buttato in mare.

Sul capovolgimento del peschereccio libico "molti riferiscono di tre urti causati dalle manovre del comandante tunisino che avrebbero provocato forti oscillazioni". Sempre la Procura riferisce nella nota come il naufragio del barcone sia stato causato da "errate manovre del comandante del peschereccio" e dal "sovraffollamento dell'imbarcazione, caricata fino all'inverosimile".

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