La Corte d'Assise d'Appello di Firenze ha rinviato al 4 settembre la prossima udienza del processo per la strage del treno rapido 904 del 23 dicembre 1984. La decisione è giunta dopo quasi tre ore di camera di consiglio. I giudici, con un'ordinanza, hanno deciso di riaprire l'istruttoria sentendo sei testimoni tra boss di Cosa Nostra e pentiti di mafia. Unico imputato è Totò Riina, capo di Cosa Nostra, accusato di essere il mandante, il determinatore e l'istigatore dell'attentato che costò la vita a 16 passeggeri e dove rimasero ferite 267 persone.
Il 4 settembre saranno sentiti come testimoni Giovanni Brusca, Francesco Paolo Anzelmo e Baldassarre Di Maggio. Il 5 settembre la corte ascolterà Calogero Gangi, Giuseppe Marchese e Leonardo Messina. Il 6 settembre interverranno le parti, mentre la sentenza è attesa per la settimana successiva.
La Corte d'Assise d'Appello, presieduta da Salvatore Giardina, ha accolto la richiesta di riaprire l'istruttoria dibattimentale come sollecitato dalla difesa di Riina, rappresentata dall'avvocato Luca Cianferoni. La Procura generale si era opposta con una memoria alla riapertura dell'istruttoria. Riina, che in primo grado era stato assolto, ha seguito l'udienza in barella dal carcere di Parma.