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Stragi naziste: è morto Franco Giustolisi, scoprì l''armadio della vergogna'

10 novembre 2014 | 17.34
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E' morto a Roma all'età di 89 anni il giornalista e scrittore Franco Giustolisi, autore nel 1996 della scoperta dell'"Armadio della vergogna", che conteneva i fascicoli sulle stragi nazifasciste occultati nel dopoguerra con lo scopo di impedire i processi. Nato a Roma il 20 luglio 1925, esordì a "Paese Sera" e 1963 divenne inviato, prima per "Il Giorno", poi per la Rai (Tv7), quindi per il settimanale "Espresso", dove ha concluso la sua carriera giornalistica. Si è occupato di terrorismo e mafia, e di numerosi scandali, compreso quello della P2. Insieme a Pier Vittorio Buffa ha pubblicato "Al di là delle mura" (Rizzoli, 1984) e "Mara, Renato e io" (Mondadori, 1988), libro-intervista con Alberto Franceschini, uno dei fondatori delle Brigate Rosse insieme a Curcio.

Meno di vent'anni fa Giustolisi scoprì dentro un armadio, rifilato in un vano recondito della sede della Procura generale militare, in via degli Acquasparta a Roma, 695 documenti con i nomi dei responsabili, nazisti e fascisti di Salò, delle stragi commesse in Italia tra il 1943 e il 1945, da Marzabotto a Sant'Anna di Stazzema, fino alle Fosse Ardeatine.

Da allora Giustolisi è stato uno dei più attivi promotori della costituzione della Commissione parlamentare d'inchiesta sulle stragi nazifasciste e nel libro "L'armadio della vergogna" (Beat edizioni, 2004) ha raccontato l'intera vicenda di uno dei capitoli più drammatici della nostra storia recente. Grazie al suo impegno civile per far luce sui responsabili delle stragi, ha ricevuto la cittadinanza onoraria di Stazzema e quella di Fivizzano.

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