Sei anni e otto mesi di reclusione, una provvisionale immediatamente esecutiva di 500 mila euro e una multa di 30 mila. E' questo il verdetto che il gup di Perugia Lidia Brutti ha emesso nei confronti di un operaio fiorentino di 39 anni accusato e adesso condannato per la morte di una studentessa cinese di 19 anni, trovata cadavere nell'estate del 2013 lungo le rive del lago Trasimeno, n provincia di Perugia.
Secondo le indagini a lasciarla morire lì, dopo averla drogata con Mdma e dopo averla stuprata fu appunto Lorenzo Perrone, l'odierno condannato, che la giovane cinese aveva conosciuto in una chat.
“Soddisfazione per la giustizia italiana” è stata espressa dai familiari della studentessa morta, che erano assistiti da Luca Maori, uno degli avvocati di Raffaele Sollecito. Il verdetto è arrivato dopo una breve camera di consiglio nell'ambito del processo con rito abbreviato, che ha fatto si che la condanna venisse scontata di un terzo.
