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Scuola, studenti in protesta nelle piazze d'Italia

25 settembre 2020 | 10.28
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La mobilitazione contro i ritardi e le mancanze che hanno caratterizzato l'inizio di questo anno scolastico. Domani nuovo corteo nella Capitale con 'Priorità alla scuola'

Studenti in corteo a Milano (Fotogramma)
Studenti in corteo a Milano (Fotogramma)

Dopo la protesta di ieri degli insegnanti che hanno manifestato anche davanti a Montecitorio sotto la pioggia, oggi migliaia di studenti si mobilitano contro i ritardi e le mancanze che hanno caratterizzato l'inizio di questo anno scolastico. Studenti, ma anche docenti e genitori uniti per costruire una scuola migliore. La mobilitazione "per una scuola migliore" parte a Milano da Largo Cairoli; a Roma da Montecitorio; a Genova da Piazza Fanti d’Italia; a Napoli alle 16.00 in Piazza Matteotti; Perugia da Piazza IV Novembre; a L’Aquila alle 16:00 da Corso Federico II e da Siracusa alle 17.00 da via Minerva.

La scuola è in ginocchio: la pandemia ha fatto scoppiare i problemi che la scuola subisce da anni - sottolinea Alessandro Personè dell’Unione degli studenti - Oggi manifestiamo in tutto il Paese perché vogliamo che il governo e la ministra ci ascoltino per costruire un piano di ripartenza in sicurezza ed in presenza dando una prospettiva chiara di innovazione radicale della scuola”

I primi giorni di scuola sono stati un banco di prova sconvolgente: trasporti insufficienti, lavori di edilizia mai partiti, organico mancante e didattica a distanza - aggiunge - Il 13% degli studenti ha abbandonato gli studi durante il lockdown e ora serve un cambio di passo forte per rispondere ai tassi di dispersione scolastica e povertà educativa in aumento. Il governo deve investire sulla scuola pubblica: i 209 miliardi del Recovery Fund devono servire per costruire insieme un nuovo modello di scuola che possa garantire il diritto allo studio e la gratuità durante la crisi economica che stiamo vivendo”.

“Domani - conclude - saremo a Roma con Priorità alla scuola, docenti e genitori, uniti per dare un messaggio forte: vogliamo che la riapertura del Paese inizi dall’istruzione e la ricerca per non lasciare indietro nessuno e costruire una società più giusta, che abbatta le disuguaglianze. Siamo studentesse e studenti, la generazione più povera dal dopoguerra, ci mobiliteremo fino a quando non saremo ascoltati e potremo decidere sul nostro futuro!”

"Come studenti universitari - fa quindi eco Camilla Guarino, coordinatrice di Link coordinamento universitario - oggi ci attiviamo negli atenei e nelle piazze delle nostre città insieme agli studenti medi, verso la manifestazione del 26 settembre alla quale anche l'università sarà presente. Nei nostri atenei esistono ancora molti problemi: al distanziamento che riduce la partecipazione in presenza alle lezioni si aggiungono i problemi legati all'accessibilità agli studi per studenti e studentesse. Per questo oggi occorre rendere l'istruzione e l'università completamente gratuite, attraverso le risorse del recovery fund , affinché istruzione ricerca siano delle priorità per il nostro Paese."

ROMA - 'Tutti insieme famo paura’. Gridando questo slogan centinaia di studenti riuniti a piazza di Pietra prima di entrare e manifestare davanti a piazza Montecitorio. E non poteva mancare la musica a tutto volume. Tutti rigorosamente con le mascherine sul volto. 'Se ci bloccano il futuro noi blocchiamo la città’, ‘se sei disoccupato è colpa del padrone e non dell’immigrato’. Sono gli slogan urlati dalle centinaia di studenti in Piazza Montecitorio. Musica e grida per farsi sentire a governo e parlamento per una scuola migliore. Bersaglio degli slogan la ministra dell'Istruzione 'colpevole' di aver tergiversato nella predisposizione delle iniziative per l'avvio dell'anno scolastico: 'Azzolina smemorina ce potevi pensà prima'.

Lo scoppio di un mortaretto ha fatto suonare l'antifurto di un’auto. Fumogeni rossi hanno colorato la piazza. 'Ragazzi manteniamo distanziamento e mascherine indossate', l’appello che viene lanciato dai megafoni dagli organizzatori.

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