Continua a negare il congolese di 20 anni, accusato insieme a tre minorenni, dello stupro duplice perpetrato nella notte tra il 25 e il 26 agosto a Miramare di Rimini. "Non c'ero, ho partecipato ad alcune feste in spiaggia, ho bevuto e mi sono addormentato, sono stato svegliato dai tre ragazzini e poi ci siamo spostati verso Pesaro", ha affermato durante gli interrogatori. Getta dunque la responsabilità sui tre minorenni che, a loro volta, affermano di essere colpevoli solo del pestaggio ai danni del compagno della 26enne polacca stuprata ma non della violenza su di lei e la transessuale peruviana e indicano come colpevole il congolese.
Un racconto, però, contradditorio, visto che qualcuno dei minori afferma anche che il rapporto con la vittima sudamericana - che è stata anche picchiata - è stato consenziente "dal momento che è una prostituta". Il racconto del congolese 20enne Guerlin Butungu, ritenuto dagli inquirenti il capobranco, è contraddetto invece dalle immagini delle telecamere che ritraggono il gruppo insieme, tra il primo e il secondo episodio di stupro, nel tragitto tra il lungomare e la strada statale.