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Perugia

Suarez, chiuse indagini su esame-farsa: 4 a rischio processo

21 aprile 2021 | 15.29
LETTURA: 2 minuti

Tra loro anche l'avvocato della Juventus, Maria Turco, definita "concorrente morale e istigatrice"

Fotogramma /Ipa
Fotogramma /Ipa

La Procura di Perugia ha chiuso le indagini per l'esame farsa sostenuto dal calciatore Luis Suarez lo scorso settembre all'Università per stranieri di Perugia. A rischiare il processo, in base all'avviso di conclusione delle indagini notificato oggi, ci sono l'ex rettrice Giuliana Grego Bolli, l'ex dg Simone Olivieri, la professoressa Stefania Spina e l'avvocato della Juventus Maria Turco. Le accuse a vario titolo sono falso ideologico, rivelazione di segreto d''ufficio e falso materiale.

Avvocata Juventus "concorrente morale e istigatrice"

"Concorrente morale e istigatrice": così viene definita l'avvocato Maria Turco nell'avviso di conclusione delle indagini della Procura di Perugia. Al primo capo di imputazione, i pm contestano il reato di falso ideologico in concorso all'ex rettrice dell'Università per Stranieri Giuliana Grego Bolli, al direttore generale Simone Olivieri, ai due professori Stefania Spina e Lorenzo Rocca (che ha già patteggiato una pena) e a Maria Turco. Quest'ultima, "in qualità di legale incaricato dalla società Juventus, quale concorrente morale e istigatrice", e gli altri quattro, "in veste di pubblici ufficiali", "attestavano falsamente nella delibera del Centro di Valutazione e Certificazioni linguistiche del 9 settembre" che l'istituzione della "sessione straordinaria del 17 settembre era motivata da esigenze logistiche e di sicurezza, quando invece veniva istituita 'ad personam' solo per consentire a Suarez di ottenere, nei tempi richiesti dalla Juventus e all'esito di una fittizia procedura di esame, la certificazione linguistica".

"Da esame vantaggi patrimoniali per l'Ateneo"

L’esame-farsa dello scorso settembre del calciatore avrebbe portato “vantaggi patrimoniali” all’Università degli stranieri di Perugia. E’ quanto scrivono ancora i pm di Perugia nell’avviso di conclusione di indagine firmato dal Procuratore capo Raffaele Cantone.

Per i pm, i vertici dell’Università per stranieri di Perugia hanno agito per procurare all’Ateneo “il profitto derivante sia dal corrispettivo per l’iscrizione all’esame e per il corso on line di preparazione fornito al calciatore Suarez per un importo di 1.748 euro, nonché i vantaggi patrimoniali derivanti dalla prospettata attivazione di un rapporto convenzionale con la Juventus per future stabili collaborazioni nel settore della formazione linguistica di calciatori stranieri, anche del settore giovanile e dalla diffusione a livello internazionale dell’immagine dell’Ateneo, sui principali media nazionali ed esteri”.

Per quanto riguarda l’accusa di rivelazione di segreto di ufficio in concorso, i magistrati di Perugia accusano i vertici dell’Università per “il file pdf contenente l'intero svolgimento della prova tenutasi poi il 17 settembre 2020” che venne inviato via mail al calciatore cinque giorni prima, il 12 settembre dalla professoressa Stefania Spina. Quest’ultima, insieme con l'ex rettrice Giuliana Grego Bolli, l'ex dg Simone Olivieri e la professoressa Spina, sono accusati infine anche di falso ideologico e materiale, in quanto, si legge, “attestavano falsamente l’effettuazione della procedura di accertamento della conoscenza della lingua italiana al libello B1 in capo a Suarez, requisito necessario per il conseguimento della cittadinanza italiana, mentre la verifica di tale conoscenza era fittizia in quanto il contenuto specifico delle modalità e dei temi della prova di esame era stato predeterminato e reso noto all’esaminando”.

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