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Musica: Allevi, successo per prima mondiale della toccata e fuga per organo

17 novembre 2014 | 18.42
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Eseguita ieri dall'organista Carlo Maria Barile nella suggestiva chiesa Alte Kirche di Krefeld (Germania) la 'Toccata, Canzone e Fuga in Re maggiore' del giovane maestro italiano. Allevi, seduto in prima fila in qualità di compositore e questa volta spettatore del concerto, ha seguito l'esecuzione completamene rapito e a tratti muovendo le mani, come dirigendo nell'aria

Giovanni Allevi con l'organista Carlo Maria Barile
Giovanni Allevi con l'organista Carlo Maria Barile

Grande successo ieri nella suggestiva chiesa Alte Kirche di Krefeld (Germania) per la première mondiale della Toccata, Canzone e Fuga in Re maggiore di Giovanni Allevi, eseguita ieri in prima assoluta dal giovane organista Carlo Maria Barile. Il pubblico ha tributato calorosi applausi alla composizione di grande potenza sonora e segnata dall'inconfondibile equilibrio "alleviano" tra tradizione e innovazione.

Il Prof. Karlheinz Schüffler, organizzatore dell'evento, curatore di una tra le più importanti rassegne concertistiche d'organo in Germania, organista, matematico e docente presso l'Università Heinrich Heine di Düsseldorf, ha affermato al termine della première: "E' sorprendente come il giovane compositore Allevi sia riuscito a plasmare, nell'imponente forma classica della fuga, contenuti romantici e ritmi contemporanei". L'organista Carlo Maria Barile ha scelto di eseguire l'opera di Allevi dopo la celeberrima Toccata e Fuga in Re minore di Bach e un ermetico brano di Castelnuovo-Tedesco, per raccontare oltre 4 secoli di storia organistica. "E' stata per me una grande gioia aver interpretato ed eseguito la composizione di Allevi per la prima volta in pubblico. Ho vissuto questo momento con rigore e passione e senz'altro ho provato una profonda emozione".

Il Maestro Allevi, seduto in prima fila in qualità di compositore e questa volta spettatore del concerto, ha seguito l'esecuzione completamene rapito e a tratti muovendo le mani, come dirigendo nell'aria. "Sono scosso fisicamente dall'intensità dell'interpretazione di Carlo Maria Barile - ha commentato a caldo - Dopo che per mesi quelle note hanno rubato la mia attenzione, finalmente ho potuto raggiungere un'estasi indescrivibile."

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