Il tema del secondo forum della sessione pomeridiana del primo giorno dell’International Annual Meeting SudeFuturi III - (R)innoviamo il Mezzogiorno, organizzato al Castello Ruffo a Scilla, in provincia di Calabria, è stato quello delle infrastrutture e delle reti di comunicazione.
Giovanni Ferigo, amministratore delegato della Inwit, intervenendo in streaming ha affermato: "Al di là dei grandi progetti, resta il problema dei piccoli borghi, al momento esclusi dalla digitalizzazione, che si spopolano anche per questo motivo. I borghi sono oggetto dei nostri studi perché la rivalutazione di questi gioielli, che stanno morendo perché manca connessione è importante. Nel Sud ci sono 15 mila aziende innovative e grande fermento tra i giovani su questi temi, ma c’è un contrasto drammatico tra la Lombardia e la Calabria. L’implementazione di questo settore deve riguardare tutta l’Italia e non solo una parte. È un treno che sta passando: se entriamo ci aspetta un certo futuro, se restiamo fuori sarà completamente diverso”.
Luigi De Vecchis, presidente Huawei Italia, ha parlato del 5 G e di cosa potrebbe significare per aiutare il Mezzogiorno a superare il gap con il Nord del paese: “Il rapporto tra ricerca e industria è fondamentale. Siamo diventati la più grande azienda di telecomunicazioni del mondo. La sola Huawei ha 100.000 ricercatori. Attualmente stiamo lavorando su un campus universitario in Cina con studenti che prima di laurearsi collaborano con la Huawei. Inoltre, portiamo in Cina molti studenti stranieri per farli vivere in un contesto in cui impresa e università sono la stessa cosa”.