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Sud Sudan: Amnesty, stupri in aumento, esercito e ribelli sotto accusa

14 maggio 2014 | 11.51
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(Aki) - Il conflitto scoppiato il 15 dicembre scorso a Juba ed estesosi al resto del Sud Sudan ha esacerbato la piaga degli stupri e delle violenze sessuali nel Paese, anche per la diminuzione della tutela dei civili. E' quanto denuncia Donella Roveva, consigliere di Amnesty International, che all'agenzia dell'Onu 'Irin' parla delle violenze sessuali come ''una delle principali piaghe'' del Sud Sudan, per il quale venerdì 9 maggio il governo del presidente Salva Kiir e i ribelli fedeli all'ex vice presidente Riek Machar hanno raggiunto un accordo per la fine delle ostilita'. ''Anche se molte vittime di violenze sessuali restano in silenzio per i pregiudizi che queste comportano, abbiamo incontrato donne e ragazze che ci hanno riferito di essere state stuprate sia dalle forze di governo, sia da quelle dell'opposizione'', ha detto Rovera. L'8 maggio Amnesty International aveva diffuso un rapporto nel quale documentava atrocita' contro i civili, tra le quali stupri e violenze sessuali da entrambe le parti coinvolte nel conflitto.

“L'attuale situazione militarizzata, dove uomini armati sono ovunque e il diritto civile è praticamente assente, espone le donne e le ragazze a un rischio superiore di violenza sessuale. Le continue testimonianze di violenze sessuali commesse dalle forze di governo e dell'opposizione indicano una diffusione maggiore della violenza sessuale'', denuncia Amnesty International. ''Abbiamo raccolto testimonianze di donne e ragazze vittime di violenza sessuale in tutte le zone interessate dal conflitto: Juba e gli Stati dell'Unita', Jonglei e l'Alto Nilo”, ha detto Rovera all'Irin. Anche la missione dell'Onu in Sud Sudan ha confermato che ''il conflitto ha esacerbato la vulnerabilita' delle donne e dei bambini in Sud Sudan epsonendoli alla violenza sessuale''.

In un rapporto Onu si legge anche che ''tutte le parti in conflitto hanno commesso stupri e violenze sessuali contro donne appartenenti all'altra etnia. Colpite anche le donne di nazionalita' diversa, dei Paesi vicini. Le forme di violenza sessuale usate durante il conflitto comprendono lo stupro, anche di gruppo, il rapimento e la riduzione in schiavitu', e l'aborto forzato. In alcuni casi i corpi delle vittime sono stati mutilati o le donne sono state costrette a uscire di casa nude''.

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