(Aki) - I ribelli fedeli all'ex vice presidente del Sud Sudan Riek Machar si impegnano al rispetto dell'accordo firmato con il governo del presidente Salva Kiir venerdì ad Addis Abebe anche se l'esercito ha violato il cessate il fuoco. Lo ha dichiarato lo stesso Machar in un'intervista alla Bbc, nella quale ha detto di voler proseguire nel ''dialogo'' con il governo. Anche le autorita' di Juba hanno ieri accusato i ribelli di aver violato la tregua, raggiunta con la mediazione dell'Igad, l'Autorita' intergovernativa per lo sviluppo, per mettere fine agli scontri che dal 15 dicembre hanno causato la morte di decine di migliaia di persone e 1,5 milione di sfollati, secondo dati Onu. Le Nazioni Unite hanno inoltre accusato sia l'esercito di Juba, sia i ribelli di aver commesso crimini di guerra e contro l'umanita'.
"Negozieremo con lui (il presidente Kiir, ndr) per il bene del popolo del Sud Sudan. Negozieremo e raggiungeremo un accordo politico - ha detto Machar - Alla fine il governo ha accettato l'agenda dei negoziati che avevano rifiutato prima di firmare l'accordo. Anche noi l'abbiamo accettata''. Ma il leader dei ribelli accusa l'esercito di Juba di aver attaccato i ribelli in cinque localita', tra cui la citta' di Bentiu nello stato dell'Unita'. Machar ha quindi affermato che Kiir non controlla pienamente le forze che combattono per lui, come le truppe ugandesi o i combattenti del Darfur.
.jpg)
