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Sudan: falsificazione di documenti, nuova accusa contro Meriam

25 giugno 2014 | 13.12
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Sudan: falsificazione di documenti, nuova accusa contro Meriam

(Aki) - Falsificazione di documenti ufficiali. Questa la nuova accusa di cui dovra' rispondere Meriam Yehya Ibrahim, la donna sudanese di 27 anni che lunedì era stata scarcerata dopo che il tribunale d'appello aveva annullato la condanna a morte per apostasia nei suoi confronti. Lo ha reso noto il suo avvocato, Elsherif Ali, alla Bbc, spiegando che l'autorità della sicurezza nazionale e di intelligence del Sudan aveva presentato denuncia contro la donna accusandola appunto di falsificazione di documenti ufficiali.

La donna era stata fermata ieri all'aeroporto di Khartoum insieme al marito Daniel Wani e ai due figli Martin e Maya per ''irregolarita' nella documentazione''. Gli agenti le hanno contestato di essere in possesso di documenti di viaggio emessi dal governo del Sud Sudan nonostante lei non sia una cittadina sudsudanese, come invece lo è il marito. Inoltre la donna stava recandosi negli Stati Uniti, che non è il suo Paese natìo mentre il marito ha anche la cittadinanza americana. ''Questo viene considerato illegale da parte delle autorita' sudanesi, che hanno convocato sia l'ambasciatore americano, sia quello sudsudanese'', si legge sulla pagina Facebook dei servizi di intelligence sudanesi. L'ambasciata di Juba a Khartoum ha invece fatto sapere che si tratta di documenti validi in quanto il marito della donna è sudsudanese.

Meriam Yehya Ibrahim si trova attualmente trattenuta in una stazione di polizia di Khartoum e le è stata negata la liberta' su cauzione, riferisce la Cnn. Il marito Daniel Wani e i figli della coppia sarebbero invece presso l'ambasciata di Juba a Khartoum, sostiene la Bbc. Il funzionario del ministero degli Esteri di Khartoum Abdullahi Alzareg ha detto che in quanto sudanese Ibrahim non puo' usare il documento di viaggio di un altro paese, timbrato con un visto statunitense. "E' venuta all'aeroporto su un'auto dell'ambasciata americana a prova di proiettile e sorvegliata. E' apparso subito sospetto - ha detto alla Bbc - Tutti sanno che la donna è sudanese. Immaginate un cittadino britannico che cerca di viaggiare con un documento d'emergenza emesso dal Costarica. Questa è una violazione del diritto di emigrazione in tutto il mondo".

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