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Calcio: Suso, svolta Milan con Montella e ora puntiamo all'Europa

23 novembre 2016 | 12.31
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Il centrocampista spagnolo del Milan Suso - AFP
Il centrocampista spagnolo del Milan Suso - AFP

"Montella ha trovato la chiave, la formula per rendere il Milan di nuovo competitivo dopo tanti anni di problemi". Suso parla così del tecnico che ha riportato i rossoneri a lottare per le posizioni di vertice in serie A e conferma che l'obiettivo di quest'anno è "tornare a giocare in Europa".

Lo spagnolo, autore di una doppietta nel derby pareggiato domenica, è uno dei tanti giovani che Montella ha valorizzato in questo avvio di stagione: "Sono rimasto molto sorpreso, ma Montella è un tecnico giusto e non gli importa l'età quando vede che un giocatore può dare qualcosa alla squadra", sottolinea Suso in un'intervista al quotidiano spagnolo As. "Siamo un Milan molto giovane e diverso dagli altri. Si dice che in Italia questo può essere pericoloso, ma stiamo dimostrando che non è così", evidenzia ancora il talento spagnolo.

Il 'Diavolo' è attualmente secondo in classifica a pari punti con la Roma e ora può sognare in grande: "Abbiamo fissato l'obiettivo di tornare a giocare le competizioni europee. Al momento pensiamo a questo e andiamo avanti partita dopo partita. Quanto fatto finora non vale nulla se nelle prossime partite faremo male", avverte Suso, prima di tornare sulle emozioni provate nel derby. "Segnare nella partita più importante e speciale mi rende molto felice, anche se l'epilogo con il loro pareggio allo scadere lascia l'amaro in bocca".

Lo spagnolo parla anche degli altri giovani emergenti nel Milan: "Donnarumma è bravissimo, ha tutte le qualità che deve avere un portiere pur essendo così giovane. Se continuerà così diventerà un giocatore molto importante. E lo stesso vale per Locatelli: il suo segreto è che non si rilassa mai, non smette mai di lavorare".

Suso si è messo in evidenza già nel Genoa prima di tornare da protagonista nel Milan: "Per me -dice- il calcio italiano è il più difficile di tutti, il più tattico e rigoroso. Le squadre si chiudono ed è molto difficile giocare. Ma mi sono trovato bene fin dal primo momento in questo tipo di calcio, sia nel Genoa che nel Milan". Ora il suo sogno è conquistare anche un posto fra le stelle della Nazionale spagnola: "Pochi allenatori mi conoscono meglio di Lopetegui. Non c'è niente di meglio della nazionale, quindi dovrò continuare a lavorare in questo modo per essere chiamato".

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