Berna, 26 mar. (Adnkronos/Ats) - Il governo federale svizzero ha deciso di rafforzare le misure di accompagnamento alla libera circolazione delle persone, che puntano a contrastare il fenomeno del dumping salariale. Le multe dovrebbero essere aumentate e l'estensione dei contratti collettivi di lavoro (CCL) dovrebbe essere facilitata. Il dossier dovrebbe giungere in parlamento l'anno prossimo.
Le misure si basano sulle raccomandazioni di un gruppo di lavoro, composto di rappresentanti della Confederazione, dei Cantoni e dei partner sociali. Il gruppo chiede ad esempio di far passare da 5.000 a 30.000 franchi il limite superiore della multa in caso di infrazioni salariali e chiede di aumentare i controlli nelle regioni di frontiera e nei settori particolarmente sensibili.
Le misure che potranno essere adottate senza revisione legislativa saranno applicate al più presto. Per le altre, il capo del Dipartimento federale dell'economia (DEFR) Johann Schneider-Ammann metterà in consultazione un progetto entro fine settembre. Il gruppo di lavoro era stato costituito prima della vittoria del "si'" al referendum contro "l'immigrazione di massa", ma le sue raccomandazioni rimangono valide dato che la libera circolazione con l'Ue rimarra' in vigore per altri tre anni. L'accusa agli stranieri di fare concorrenza agli svizzeri accettando salari piu' bassi era stato fra gli argomenti usati a favore del "si".