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In pantaloncini sul Monte Rosa, turista russa resiste due notti e viene salvata

27 agosto 2020 | 09.21
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La donna, caduta in un crepaccio, è stata trovata da due alpinisti che hanno sentito le sue grida di aiuto

(Foto Air Zermatt dal profilo FacebooK)
(Foto Air Zermatt dal profilo FacebooK)

Una donna è stata soccorsa dopo che era caduta in un crepaccio di un ghiacciaio svizzero, profondo dieci metri, dove è sopravvissuta per due giorni e due notti. Ne ha dato notizia nella notte il servizio di soccorso alpino Air Zermatt. La donna, una cittadina russa che vive in Germania, è stata trovata viva martedì da due alpinisti che passavano di lì e che hanno sentito le sue grida di aiuto sul ghiacciaio Gorner, sul versante occidentale del Monte Rosa, nel cantone sudoccidentale del Vallese.

La donna era uscita per un'escursione sul ghiacciaio domenica scorsa, indossando pantaloncini corti e sprovvista di un'attrezzatura appropriata, malgrado gli avvertimenti del personale del vicino rifugio Monte Rosa, spiegano i soccorritori.

Camminando sul ghiacciaio, è precipitata in un crepaccio, ma è atterrata su un ponte di ghiaccio all'interno della spaccatura. Quando gli alpinisti l'hanno trovata, hanno avvertito il soccorso alpino, i cui uomini l'hanno tirata fuori dal crepaccio e l'hanno trasportata in ospedale in elicottero.

"Il servizio di soccorso alpino di Zermatt non ha mai portato a termine un intervento così miracoloso negli ultimi vent'anni", sottolineano i soccorritori. "Quarantotto ore sono un tempo molto lungo", ha detto il pilota dell'elicottero secondo quanto scrive il giornale regionale Walliser Bote, aggiungendo che la temperatura corporea della donna era scesa a 34 gradi.

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