Meno oneri per chi produce imballaggi in plastica più facili da riciclare. Conai, il Consorzio nazionale degli imballaggi annuncia il lancio del progetto di diversificazione contributiva. Insomma, a 18 anni dalla costituzione del Consorzio stop alla regola del Contributo Ambientale unico per le varie categorie di imballaggio dello stesso materiale, è arrivato il momento di premiare l'impegno delle imprese per imballaggi meglio concepiti ai fini della sostenibilità ambientale e dell'economia circolare.
Il nuovo Contributo Ambientale verrà modulato sulla base di tre parametri fondamentali: la facilità di selezione degli imballaggi dopo il conferimento per il riciclo, l’effettiva riciclabilità - valutate sulla base delle tecnologie disponibili industrialmente note - e il circuito di destinazione (domestico o commercio/industria). Per arrivare a questo importante traguardo sono state analizzate circa 60 tipologie di imballaggi in plastica, e classificate quindi in tre categorie alle quali corrisponderanno altrettanti valori del Contributo Ambientale: godranno dei valori più bassi gli imballaggi maggiormente selezionabili e riciclabili, pagheranno maggiori oneri gli imballaggi più 'difficili'.
"Sono orgoglioso del lavoro fatto e del traguardo raggiunto - ha detto il presidente di Conai, Roberto De Santis - essendo da tempo convinti di come il contributo unico per materiale non premi adeguatamente la ricerca e l’impegno verso imballaggi più orientati all’economia circolare. Abbiamo deciso di cominciare dagli imballaggi in plastica, il materiale più complesso per la varietà delle tipologie e per le tecnologie di selezione e di riciclo; in seguito potremo andare avanti sugli altri materiali".
La decisione, fa sapere il Consorzio, è maturata dopo un complesso ma necessario approfondimento con le Associazioni delle aziende produttrici e utilizzatrici di imballaggio e una campagna di analisi delle aziende produttrici che dichiarano tipologie e quantità dei loro imballaggi. L'implementazione del progetto maturerà presumibilmente entro 12 mesi, dopo l'adeguamento dei sistemi informativi e un periodo di test per le imprese. I differenti valori del Contributo Ambientale verranno definiti dopo tale periodo, segnato da forte volatilità delle quotazioni delle materie prime seconde.