
Omicidio Cerciello, vedova: "Mario infangato ma ora è emersa la verità"
Rosa Maria Esilio: "La sentenza non riporterà in vita il mio amato; non vedo né vincitori né vinti ma solo il sacrificio di un uomo, di un Carabiniere"
Rosa Maria Esilio: "La sentenza non riporterà in vita il mio amato; non vedo né vincitori né vinti ma solo il sacrificio di un uomo, di un Carabiniere"
Il militare dell’Arma all’Adnkronos: "È una sentenza netta e importante per lui e per tutti i Carabinieri"
Roma, 24 set. (Adnkronos) (Asc-Dan/Adnkronos)
Così il collega del vicebrigadiere dei carabinieri morto sotto le coltellate di Finnegan Elder nel corso della nuova udienza del processo che vede imputato anche il californiano Gabriel Natale Hjorth: "Eravamo a 3-4 metri". E sottolinea: "Scelta di non portare pistola mia esclusiva responsabilità". "Non ho visto i due americani subire maltrattamenti", ha aggiunto Varriale
E' il messaggio che il 28 luglio scorso Gaetano Armao mandò al militare prima che venisse chiamato dai superiori a riferire su quanto avvenuto la notte del 26 luglio, quando il suo collega fu ucciso. Il particolare è emerso nel corso dell’udienza di oggi. Il collega in Aula: "Ci sembrava una cosa da poco"
Al processo per l’omicidio del vicebrigadiere dei Carabinieri Mario Cerciello Rega è stato depositato oggi il verbale con le dichiarazioni in cui un militare dell’Arma, lo scorso settembre, afferma che il presunto pusher di Trastevere, I.P., che avrebbe dovuto consegnare droga ai due americani Finegan Lee Elder e Christian Natale Hjorth, era un informatore.