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Bari: arrestato sindaco Gioia del Colle, sotto inchiesta gara per case popolari

05 febbraio 2015 | 12.29
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Con Sergio Povia in manette altre otto persone. Agli amministratori pubblici sarebbero stati promessi 100mila euro. Secondo la Gdf, il bando sarebbe stato predisposto sulla base delle indicazioni date dall'imprenditore, al quale poi sarebbero state date anche 'dritte' sulle offerte avanzate dai concorrenti

Bari: arrestato sindaco Gioia del Colle, sotto inchiesta gara per case popolari

A fronte della promessa di una tangente complessiva di 100mila euro alcuni amministratori pubblici di Gioia del Colle, in provincia di Bari, tra i quali il sindaco Sergio Povia, avrebbero creato le condizioni affinché una società immobiliare partecipasse e si aggiudicasse la gara pubblica indetta per la realizzazione di un numero elevato di alloggi da destinare ad edilizia popolare nel quadro di un programma di social housing. E' quanto emerso dall'inchiesta denominata 'Domus Aurea', condotta dalla Guardia di Finanza di Gioia del Colle e coordinata dalla Procura della Repubblica di Bari, che ha portato all'esecuzione di nove provvedimenti cautelari nei confronti del primo cittadino e di amministratori pubblici, funzionari comunali, un imprenditore e alcuni professionisti.

In manette, oltre a Povia, Francesco Paolo Ventaglini, già vice-sindaco, e Antonio Posa, legale rappresentante e amministratore di Ap Immobiliare srl. Per Nicola Bartolomeo Laruccia, ingegnere responsabile del settore urbanistico, Rocco Plantamura, attuale responsabile dell'Ufficio Tecnico Comunale, Rosa Fedora Celiberti, Vito Antonio Martielli, Nicola Bruno e Nicola Manzo il gip ha invece disposto i domiciliari.

L'accordo corruttivo si sarebbe concretizzato sia nella fase della pubblicazione del bando, predisposto dai funzionari comunali seguendo le direttive indicate da Posa, imprenditore che opera nel settore edilizio, e contenute in elaborati tecnici redatti da professionisti di sua fiducia (Martielli e Bruno), sia nella fase successiva dell'espletamento della stessa gara.

A quanto emerso dalle indagini inoltre, oltre alla nomina di una commissione composta da persone, tra i quali gli stessi Laruccia e Plantamura, che avrebbero intrattenuto rapporti illeciti con Posa, all'imprenditore sarebbero state fornite costantemente indicazioni sulle modalità di redazione del progetto da predisporre per partecipare alla gara e al contenuto delle offerte presentate dai concorrenti. Insieme alle misure cautelari personali, sono state eseguite perquisizioni nelle abitazioni e nei luoghi di lavoro di tutti gli indagati.

Povia in passato è stato consigliere comunale, provinciale e regionale dei Democratici di sinistra e poi del Pd. Recentemente è stato eletto nel consiglio della Città metropolitana di Bari.

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