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Tanto sole, mare e tintarella ‘nature’: nel Belpaese i nudisti sono mezzo milione

08 giugno 2014 | 15.28
LETTURA: 4 minuti

In Italia 500mila gli amanti del ‘naturismo’, ma quattro le spiagge ufficialmente autorizzate: quella del Mort al Lido di Jesolo (Venezia), il Nido dell’Aquila a San Vincenzo (Livorno), la spiaggia di Capocotta a Roma e quella del Troncone a Marina di Camerota (Salerno). Ma da Nord a Sud sono tante le zone di costa dove il nudismo non è più un tabù

 (foto Infophoto)
(foto Infophoto)

In Italia, secondo una delle stime più recenti, sarebbero 500mila gli amanti del ‘naturismo’, ma solo quattro le spiagge ufficialmente autorizzate: la spiaggia del Mort al Lido di Jesolo (Venezia), il Nido dell’Aquila a San Vincenzo (Livorno), la spiaggia di Capocotta a Roma e quella del Troncone a Marina di Camerota (Salerno). Tuttavia, accanto a quelle ‘ufficiali’, sono tante, dal Nord al Sud del Belpaese, le zone di costa dove il nudismo non è più un tabù: luoghi appartati riservati, anche per tradizione, a chi ama la tintarella ‘nature’.

In Liguria sono Chiavari e Tellaro le principali spiagge naturiste. Poi, nel Parco delle Cinque Terre, c’è la spiaggia di Guvano, il cui accesso è consentito attraverso un tunnel o percorrendo un ripido sentiero. In Toscana Capalbio ha ospitato a maggio il Festival naturista, mentre il Nido dell’Aquila si trova nel Parco Naturale di Rimigliano, pochi chilometri a sud di San Vincenzo, in provincia di Livorno. Vicino Roma c’è Capocotta, prima spiaggia naturista autorizzata in Italia, mentre, ancora nel Lazio, molto nota è la spiaggia dell’Arenauta, tra Sperlonga e Gaeta.

In Campania un must è via Krupp, a Capri, ma spiagge aperte ai nudisti ci sono anche in Cilento: la spiaggia del Troncone, a Marina di Camerota, è molto frequentata anche dagli stranieri. In Sicilia Torre Salsa, oasi Wwf in provincia di Agrigento, è un paradiso per il nudismo, ma ci sono anche la località Guitgia e l’Isola dei Conigli a Lampedusa e la Foce del Belice, nei pressi di Selinunte. In Puglia via libera al naturismo a Torre Incina (Monopoli), Punta Penna (Brindisi), Lido di Siponto vicino a Manfredonia e San Cataldo (Lecce). In Sardegna porte aperte ai nudisti Piscinas in provincia di Carbonia-Iglesias e Porto Ferro vicino a Sassari.

Ecco una mappa delle spiagge naturiste regione per regione:

LIGURIA: Chiavari (la spiaggia si trova alla base della collina delle Grazie, prima del Gruppo del Sale), Pieve Ligure, Sestri Levante (località Punta Baffe), Manaraola (parte finale della spiaggia in direzione Corniglia), Scoglio Bianco (vicino Bocca di Magra), Punta Chiappa (San Rocco di Camogli), Costa gli ’Spiaggioni’ in località Zanego Tellaro.

TOSCANA: Nido dell’Aquila (parco Naturale di Rimigliano), Marina di Alberese, Torrente Diaterna (Mugello), Isola d’Elba spiaggia di Felciaio nel Golfo Stella (Capoliveri), Feniglia, San Vincenzo.

LAZIO: Sperlonga (vicino alla spiaggia dell’Argonauta), Capocotta (Roma), Arenauta (tra Sperlonga e Gaeta).

CAMPANIA: Capri (via Krupp), Sorrento (spiaggia ai bagni Regina Giovanna), Lucullo, Palinuro (davanti all’arco naturale), Ischia (Scogli di Zaro).

PUGLIA: Torre Incina (Monopoli), Punta Penna (Brindisi), Lido di Siponto (Manfredonia), San Cataldo (Lecce).

SICILIA: Lampedusa (spiaggia nudista in località Guitgia e all’Isola dei Conigli, a destra della spiaggia sulla scogliera chiamata Ballata bianca), Spiaggia lunga a Stromboli, Rocce Bianche, in località Spisone, Spiaggia di Marinello (sotto il santuario di Tindari), Spiaggia di Lascari (Palermo), Villa Romeo (Catania).

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