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Tar Lazio cancella sanzione a Gruppo Onorato

04 giugno 2019 | 18.10
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Il Tribunale Amministrativo ha annullato la multa pari a 30 milioni di euro, evidenziando una totale superficialità dell'inchiesta condotta dal Garante. Vincenzo Onorato: "Giustizia è fatta"

Nella foto, da sinistra: Alessandro Onorato, Vincenzo Onorato, Achille  Onorato
Nella foto, da sinistra: Alessandro Onorato, Vincenzo Onorato, Achille Onorato

Il Tar Lazio ha annullato la sanzione pari a circa 30 milioni di euro che era stata comminata dall’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato alle compagnie del Gruppo Onorato il 28 febbraio del 2018 per un presunto abuso di posizione dominante e per una serie di misure anche commerciali poste in atto, nei confronti di tre società di logistica e autotrasporto sarde. Lo rende noto il Gruppo Onorato, precisando che l’esposto all’Agcm era stato presentato da queste aziende, oltre che dal gruppo Grimaldi, concorrente di Onorato.

Il Tar, evidenziando una totale superficialità dell’inchiesta condotta dall’Agcm, inammissibilmente allineata, senza aver eseguito le verifiche del caso, sulle posizioni dei gruppi ricorrenti nonché di Grimaldi, ha annullato la sanzione e ha ordinato all’Agcm di riformulare il proprio provvedimento rispettando le direttive imposte all’Autorità dalla sentenza.

"Giustizia è fatta" ha affermato l’armatore Vincenzo Onorato, commentando la sentenza e rimarcando come "il Tribunale Amministrativo abbia pesantemente criticato l’istruttoria condotta dall’Agcm e come questa indagine sia stata condizionata pesantemente dalle pressioni e dalle istanze di una delle parti che si erano rivolte all’Agcm, ovvero quel gruppo Grimaldi del quale proprio nella sentenza del Tar viene evidenziata la politica di dumping attuata per conquistare quote di mercato ai danni delle compagnie Cin e Moby".

"Non merita commenti", ha aggiunto il Gruppo Onorato in una nota, il comunicato diffuso in merito da un'agenzia, "completamente distorsivo del contenuto della decisione del Tar, evidentemente anch’esso frutto di pressioni e della mancata lettura della sentenza".

"Giustizia è stata fatta anche se parzialmente, siamo soddisfatti del risultato e siamo convinti della nostra buona fede. Crediamo che l'esito finale di questa vicenda comproverà la buona fede nel nostro lavoro, oggi è stato fatto un passo avanti proprio in questa direzione" ha detto all'Adnkronos Alessandro Onorato, vicepresidente del Gruppo e responsabile commerciale. "Una sentenza del genere con la condanna a pagare una multa di 29 milioni di euro, era una sentenza particolarmente lesiva dell'immagine dell'azienda e presupponeva un grave comportamento scorretto che in realtà non c'è stato". "La considero una vittoria - ha aggiunto -, c'era stato un attacco diretto da parte di Grimaldi che ha così veicolato un'azione diffamatoria nei nostri confronti. Noi siamo certi delle nostre posizioni e del nostro operato, sempre al servizio del libero mercato e della concorrenza, in maniera neutra e affidabile. Come dimostrato dalle imprese di trasporto che hanno chiamato davanti all'antitrust e che hanno lavorato e continuano a lavorare con noi con professionalità e chiarezza".

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