Il dirigente sindacale: "Il 9 gennaio non sia ultimo incontro, azienda non deve morire".
"Servono delle aperture da parte dell'azienda e anche dalle istituzioni. Se ci sono queste bene, altrimenti quello del 9 gennaio non può essere l'ultimo incontro, in quel caso i tavoli sul futuro dell'azienda devono restare aperti. Non si può lasciare morire l'azienda". Così il segretario generale della Uil Trasporti, Claudio Tarlazzi, fa il punto con Labitalia sulla vertenza Meridiana che prevede 1.634 esuberi, e per la quale l'ultimo tavolo tra azienda e sindacati non ha portato a nessun risultato.
Adesso appuntamento al 9 gennaio. "Il tavolo è saltato, adesso vediamo alla ripresa a gennaio: noi riteniamo fondamentale -sottolinea Tarlazzi-che si parli di politiche di sviluppo per l'azienda, per farla vivere e crescere, e non farla morire".
Un progetto di sviluppo in cui il sindacato vuole fare la sua parte. "Noi non vogliamo decidere le politiche dell'azienda -aggiunge il dirigente sindacale- ma di certo ci deve essere la partecipazione di quello che è il mondo del lavoro. E quindi, a meno che non ci sia una grande apertura dall'azienda, ed è quello che ci auguriamo, quello del 9 gennaio non dovrà essere l'ultimo incontro. Ci potrà essere la mobilità volontaria, ma i tavoli -conclude- dovranno restare aperti".