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Tav: direttore Ltf, sicurezza cantiere costata 20 mln

16 marzo 2015 | 16.27
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Lo ha riferito Maurizio Bufalini, direttore della società italo francese che si occupa della realizzazione della Tav, nella sua testimonianza al processo in cui è imputato Erri De Luca

Il cantiere della Tav a Chiomonte (Adnkronos)
Il cantiere della Tav a Chiomonte (Adnkronos)

"Il cantiere di Chiomonte è molto differente da come lo avevamo previsto inizialmente” perché il susseguirsi degli attacchi No Tav ha determinato “un aumento dei costi per la sicurezza per circa 20 milioni di euro”. Lo ha riferito Maurizio Bufalini, direttore della società italo francese che si occupa della realizzazione della Tav, nella sua testimonianza al processo che vede Erri De Luca imputato a Torino per istigazione al sabotaggio per alcune sue dichiarazioni.

Bufalini ha spiegato che i maggiori costi sono legati alle particolari misure adottate per difendere il cantiere: dalle recinzioni all’illuminazione speciale su tutto il perimetro dell’area lavori, oltre ai prefabbricati e altri accorgimenti per ospitare le forze dell’ordine e i militari “ora sono circa 400 gli uomini che presidiano il cantiere ogni giorno”, ha riferito Bufalini precisando che per contro intorno al cantiere sul lato francese “c’è solo una rete tipo quelle per i polli” e “non c’è mai stato alcun tipo di attacco”.

Il dirigente ha evidenziato la situazione “straordinaria” che vive chi lavora nel cantiere per la paura degli assalti e che dopo l’estate 2013 “quando è cambiata la tipologia di opposizione all’opera”, ha spiegato, con attacchi anche alle ditte che lavoravano per la Tav e alle persone, anche lui ha ricevuto delle minacce di morte e dal febbraio 2014 vive sotto scorta.

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