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Calcio: Tavecchio, su Belloli imbarazzati ma garantisti

18 maggio 2015 | 13.04
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Il presidente della Federcalcio torna sulla vicenda che coinvolge il numero 1 della Lega Dilettanti: "Siamo garantisti anche se questa situazione crea imbarazzo". Malagò: "Chi ha sbagliato si assuma le proprie responsabilità"

Carlo Tavecchio (foto Adnkronos)
Carlo Tavecchio (foto Adnkronos)

"Il fatto è gravissimo. La Federazione non ha mai fatto processi sommari, siamo garantisti anche se è indubitabile che questa situazione crea imbarazzo". Carlo Tavecchio, presidente della Figc, si esprime così facendo riferimento alle recenti polemiche suscitate per una frase che il presidente della Lega Nazionale dilettanti, Felice Belloli, avrebbe usato parlando del calcio femminile ("Basta dare soldi a quattro lesbiche", ndr.). "Non ho niente da aggiungere, d'altro canto la situazione si chiarirà in sede legale, dal punto di vista della Procura, e in sede politica mi pare che ci sia poco da aggiungere", afferma ancora, a margine della presentazione del "ReportCalcio 2015" in occasione del seminario di aggiornamento tecnico-formativo per giornalisti sportivi, in corso al Centro Tecnico Federale di Coverciano.

Sul tema interviene nuovamente anche il presidente del Coni, Giovanni Malagò. "La cosa che mi piace meno dello sport sono le polemiche e le dichiarazioni razziste o omofobe, come quella recente sul calcio femminile, per la quale spero che tutto si chiarisca al più presto. Su questa vicenda, chi ha sbagliato si assuma le proprie responsabilità", dice al programma Radio2 SuperMax. "Su questa vicenda, oltre all'aggravante assurda della critica all'omosessualità, nella frase ci sarebbe pure quel numero "quattro'", come a dire che tanto, quelle atlete sono poche. Invece chi si occupa di loro dovrebbe avere semmai l'onere e l'obiettivo di farle crescere e farle diventare sempre più numerose", conclude Malagò.

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