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Calcio: Tavecchio su Belloli, se vere parole odiose e inaccettabili

15 maggio 2015 | 12.20
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Il numero uno della Figc sulle parole attribuite al presidente della Lega nazionale dilettanti: "Gli atti sono stati passati alla Procura, aspettiamo che faccia le sue indagini". Malagò: "Fare chiarezza in tempi brevi". Presidente Arcilesbica: "Belloli si dimetta se dichiarazione confermata". Durante la riunione del consiglio del 5 marzo scorso, Belloli avrebbe affermato: "Basta! Non si può sempre parlare di dare soldi a queste quattro lesbiche"

Carlo Tavecchio (Infophoto) - INFOPHOTO
Carlo Tavecchio (Infophoto) - INFOPHOTO

"Se avesse pronunciato quelle parole sarebbe un fatto grave, è una frase odiosa, inaccettabile", è questo il pensiero del presidente della Figc Carlo Tavecchio in relazione alle frasi attribuite al presidente della Lega nazionale dilettanti, Felice Belloli, che durante la riunione del consiglio del dipartimento calcio femminile della Lnd dello scorso 5 marzo avrebbe affermato: "Basta! Non si può sempre parlare di dare soldi a queste quattro lesbiche".

"Gli atti sono stati passati alla Procura, aspettiamo che faccia le sue indagini per appurare il fatto, la Federazione è un organo di garanzia che non può e non deve compiere processi sommari -sottolinea Tavecchio-. Il progetto di rilancio del movimento non subisce alcun rallentamento, abbiamo presentato nello scorso Consiglio Federale, poi a Uefa e Fifa un percorso inter-istituzionale che siamo sicuri darà i suoi primi frutti importanti nell’arco di un biennio".

"Abbiamo creato 3 nuove nazionali, di cui una di Calcio a 5, stiamo raccogliendo adesioni per l’apparentamento dei club femminili con il calcio professionistico maschile, abbiamo ottenuto di organizzare la finale di Champions League 2016 a Reggio Emilia ed abbiamo dato incarico a Rosella Sensi di coordinare la Commissione federale per lo sviluppo di questa disciplina. In un periodo di difficoltà economica oggettiva, il calcio femminile è il settore dove stiamo investendo di più", conclude Tavecchio.

Sull'argomento si esprime anche Giovanni Malagò. "Non ho capito se queste dichiarazioni le ha fatte o non le ha fatte. Lui sostiene di non aver detto quelle cose. Io mi auguro che nel più breve tempo possibile si evidenzi, per certo, se queste affermazioni sono state fatte o meno. Se sono state fatte sono totalmente inaccettabili", dice il presidente del Coni a margine della presentazione della partnership tra il Comitato olimpico nazionale e Bnl Bnp Paribas. "Dovrebbe fare un passo indietro, quindi? Quando dico inaccettabili qualsiasi cosa va di conseguenza", ribadisce. "Io non ho potere nei confronti di una lega che è una associazione privata e non dipende da me. Dal mio ruolo posso solo dire che se ha fatto quelle dichiarazioni, e sottolineo se, chi di competenza si deve regolare", chiarisce.

A intervenire è poi Roberta Vannucci, presidente di Arcilesbica. "Se l'esternazione dovesse essere confermata, chiediamo le dimissioni del dirigente" dice all'Adnkronos. "Siamo rimasti senza parole, soprattutto per via del ruolo che ricopre", spiega Vannucci. L'orientamento sessuale delle atlete "è un ambito che non gli compete", precisa. Si tratta, aggiunge, di dichiarazioni "in linea con la cultura maschilista e machista tipica degli ambienti sportivi, soprattutto di quello calcistico. Ci sono ancora pregiudizi nei confronti delle donne che esercitano questi sport".

Chiede le dimissioni di Belloli anche Equality Italia. "Sarebbe finalmente ora che nel mondo del calcio fosse attuato un vero e robusto rinnovamento, a partire dalle dimissioni di Belloli" sottolinea Aurelio Mancuso, presidente dell'associazione. "Non è più sopportabile che il calcio italiano sia intriso e governato dalle peggiori patologie sociali come l'omofobia, il razzismo e la misoginia", spiega in una nota.

Auspica "che i dirigenti sportivi prendano una posizione aperta contro l'omofobia e ogni forma di discriminazione" Ivan Scalfarotto, sottosegretario per le riforme costituzionali e relatore alla Camera del disegno di legge contro l'omofobia. "Se davvero sono state dette quelle parole, sarebbe un fatto di una gravità inaudita - sottolinea all'Adnkronos - Dichiarazioni di questo tipo non sono accettabili, soprattutto da un dirigente del mondo sportivo, che dovrebbe essere il luogo per eccellenza dell'educazione, del rispetto e dell'inclusione".

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