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"Teatri vuoti nell'oblio e piazze piene": il video è virale

23 febbraio 2021 | 10.48
LETTURA: 2 minuti

L'autore Pietro Clementi all'Adnkronos: "Il settore è stato dimenticato"

"Gli spettacoli teatrali online sono come la carbonara con la panna!". Usa una metafora culinaria e ironica ma efficace Pietro Clementi, attore, autore teatrale e scrittore di libri per bambini, che ha realizzato un video in cui vengono mostrati i teatri vuoti e le piazze piene, postato sul suo profilo Facebook e diventato virale in poco tempo. "Ha già avuto più di 2.600 visualizzazioni e centinaia di condivisioni", dice all'Adnkronos, spiegando che l'idea di fare un video gli è venuta "l'assembramento davanti allo stadio di San Siro dell'altro giorno. Noi lavoratori dello spettacolo - osserva - abbiamo fatto pochissime proteste perché la situazione della pandemia è grave. Ma siamo finiti nell'oblio: le persone non ricordano che i teatri sono chiusi perché c'è poco indotto, a differenza della tv dove molte trasmissioni si fanno con il pubblico pagato in studio".

Nel video, dal titolo 'Il nostro Intervallo' con in sottofondo la musica che accompagnava il celebre Intervallo della Rai (Allegro dalla Sonata VI in La maggiore del compositore napoletano settecentesco Pietro Domenico Paradies), Clementi mostra piazze, chiese e luoghi dello shopping pieni, in contrasto con sale teatrali completamente vuote: "Io lavoro al Teatro Manzoni di Roma e al Manzoni di Milano. Al Manzoni di Roma sono state tolte delle poltrone in modo da avere le file alternate per il massimo distanziamento possibile, sono stati montati dei separatori in plexiglas ed è stato rifatto l'impianto di aerazione. Il 15 ottobre è iniziata la stagione e poi ci hanno chiusi dicendo che bisognava ridurre la mobilità, ma è difficile che le persone usino i mezzi pubblici per andare in teatro. Noi abbiamo fatto solo spettacoli online che è come fare la carbonara con panna", dice Clementi.

"Mentre tutti gli altri comparti hanno lavorato anche se poco, con incassi diminuiti ma non ridotti a zero - aggiunge - il mondo dello spettacolo non ha lavorato per niente. Mi fa specie che con tutte le misure non si possa andare in teatro e invece si possano fare tutte le altre cose. Quella dei lavoratori dello spettacolo è una protesta silenziosa e pacifica. Chiediamo solo più considerazione a prescindere dai ristori che raggiungono solo il 5%-10% della categoria perché lo spettacolo dal vivo è un settore che ha solo piccole percentuali di lavoratori inquadrati", conclude Clementi.

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