"Si ride. Mettetevi comodi, basta un jeans", e si parte per un viaggio virtuale attraverso l'Italia e le sue contraddizioni raccontato con gli occhi del protagonista. E' uno spaccato del nostro paese lo spettacolo con il quale il comico Alessandro Di Carlo debutta in prima nazionale al teatro Olimpico di Roma il prossimo 7 ottobre. '25 anni di di varie follie' rappresenta "le nozze d'argento mie con il palcoscenico italiano -spiega Di Carlo all'Adnkronos- Racconterò attraverso la mia storia anche la vostra storia, gli ultimi 25 anni del nostro paese, che sono così altalenanti, strani, così comici ma anche drammatici, poetici, istrionici, sarcastici: un minestrone italiano assoluto".
Un quarto di secolo raccontato comicamente "attraverso quello che è successo a me in giro per l'Italia -dice il comico romano- fatti e misfatti comici da Reggio Calabria a Gressoney, da Santa Maria di Leuca a Cuneo". Un esempio? "Nel '96 c'era un locale, il Four Roses a Mantova, e in quel periodo nel mantovano c'era l'esplosione della Lega lombarda. Quando arrivammo ad esibirci in questo locale, fummo presentati e venne indicata la nostra provenienza -allora tutto ciò che era sotto Bologna era dell'altra parte del paese, della 'Terronia'-, e d'incanto si innalzò, come in 'Blues Brothers', una sorta di inferriata, una gabbia: il pubblico tirava veramente di tutto, insultando ferocemente. E' stata gavetta pura, ma son ancora vivo: ecco, anche questo racconto nel mio spettacolo".
Un one man show che, attraverso alterne vicende su e giù per lo stivale, trasmette un grande amore del protagonista per il nostro paese. "Sì, è vero, gli italiani non conoscono la loro storia -conferma Di Carlo- Nel mio piccolo, credo che il senso sociale che può avere la risata sia quello di unire un popolo che di per sé è unito, ma non lo sa. Faccio l'esempio del campeggio: ci si presta il sapone, si condividono le cose, e di sera si sta tutti insieme. Ecco l'Italia è come un grande campeggio, ma non si accorge di esserlo. Lo dimostra una cosa che dico sempre: l'italiano quando parte è contento, ma quando torna è felice".
"Lo spettacolo è molto leggero - tiene a sottolineare il comico- contrariamente ai miei soliti show che sono più 'tosti' e con un linguaggio non certo per educande. L'ho dedicato proprio agli italiani dopo aver captato questa cappa grigia, costante, che credo possa essere spazzata via con la leggerezza e l'ironia, come fosse una boccata d'ossigeno".
Di Carlo resterà in scena con lo spettacolo fino al 12 ottobre, per poi portarlo in tournée in giro per l'Italia. Un ritorno al teatro, quello dell'attore, dopo l'esperienza televisiva dalla quale, per il momento, è in 'pausa'. "Ho lasciato la tv, o la tv ha lasciato me, non lo so -ironizza il comico- forse un po' tutt'e due, è stato un divorzio consensuale. La tv attualmente non ama gli artisti, cerca personaggi che possano essere 'riempiti'". L'idea della tv gli ronza in testa, ma a modo suo: "Fortunatamente esiste il web, quindi vedremo: ho in progetto un mio canale su Youtube", svela l'artista.